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Pensione di vecchiaia semplificata

Pensione di vecchiaia con accesso semplificato: l’INPS ha inserito novità che facilitano le persone in attesa della pensione. Vediamo come funziona questo nuovo strumento e quanti saranno i primi lavoratori coinvolti nell’innovazione.

di Redazione

Luglio 2023

La pensione di vecchiaia avrà un accesso molto più semplificato rispetto a oggi, sarà l’INPS a rivolgere direttamente la domanda ai cittadini, con una frase del tipo: «Desidera andare in pensione?».

Su questo argomento potrebbe interessarti un articolo che spiega come andare oggi in pensione a 60 anni; o come verificare quanto ti spetta dopo aver versato 28 anni di contributi; e infine c’è un altro post che spiega cosa accade se vai in pensione con 25 anni di contribuzione.

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Pensione di vecchiaia: accesso semplificato

Tra le iniziative che puntano a semplificare l’accesso alla pensione, l’INPS ha deciso di introdurre il contatto diretto con i cittadini che si apprestano a ottenere il trattamento di vecchiaia.

Questa iniziativa coinvolgerà all’inizio circa 5.000 cittadini, iscritti sia alla gestione pubblica che a quella privata. L’INPS invierà una comunicazione personalizzata, con la domanda di pensione già compilata con tutti i dati in possesso dell’istituto.

Gli utenti potranno quindi verificare la correttezza dei dati e, in caso di errori, segnalarle con una facile procedura online dedicata. Questo servizio è pensato per agevolare il percorso che porterà alla futura pensione, sollevando i cittadini dall’onere di verificare autonomamente la maturazione dei propri requisiti di pensionamento.

Come funziona

Vediamo in dettaglio le modalità con cui l’INPS contatterà i cittadini interessati:

  1. Una comunicazione sarà inviata a coloro che hanno un’età prossima a quella utile per il pensionamento di vecchiaia e non sono già pensionati. La comunicazione inviterà l’assicurato a completare la domanda di pensione precompilata, resa già disponibile dall’istituto.
  2. Verrà inviata una comunicazione personalizzata a coloro che compiono 65 anni nel mese di trasmissione, contenente l’estratto conto e tutte le indicazioni per segnalare eventuali errori o incongruenze.

Le comunicazioni verranno notificate anche sull’app “Io” e nell‘area “MyINPS” del portale istituzionale dell’INPS. Inoltre, per gli utenti che hanno reso disponibile il proprio recapito cellulare, sarà trasmesso un breve messaggio di testo che informa dell’avvenuto invio della comunicazione.

La comunicazione dell’INPS

La comunicazione conterrà istruzioni per accedere alla domanda di pensione già compilata (con un QR code annesso) e un estratto del loro conto contributivo, usato come base per il calcolo della pensione. Questo permette agli utenti di controllare l’accuratezza delle informazioni e, se necessario, segnalare correzioni attraverso un servizio online dedicato.

Il messaggio sarà inviato a persone che hanno almeno 66 anni e 9 mesi. Ma prima, l’Ente controlla che queste persone stiano quasi per raggiungere l’età per andare in pensione.

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I fondi del PNRR

Il progetto di accesso semplificato alla pensione di vecchiaia è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il PNRR prevede interventi per la digitalizzazione delle infrastrutture tecnologiche e dei servizi della pubblica Amministrazione, al fine di garantire servizi più efficienti e universalmente accessibili.

In questo contesto, l’INPS è stata individuata come una delle Amministrazioni titolari degli interventi di digitalizzazione. L’obiettivo è quello di agevolare e semplificare la presentazione della domanda di pensione, gestire in maniera integrata e sempre più automatica la liquidazione delle prestazioni pensionistiche e indirizzare i pagamenti in modo corretto e tempestivo.

Pensione di vecchiaia 2023: requisiti e importo

La pensione di vecchiaia, lo ricordiamo, prevede al momento un’età minima di 67 anni per tutte le categorie di lavoratori. A questo requisito anagrafico si aggiunge quello contributivo di 20 anni. Per raggiungerlo, sono validi sia i contributi lavorativi, sia quelli versati per riscatti di laurea, accrediti gratuiti del servizio militare, contribuzione figurativa correlata alla indennità di disoccupazione Naspi, maternità e altri.

Per coloro che non hanno contributi prima del 1996, è prevista anche una pensione di vecchiaia contributiva con solo 5 anni di contributi effettivamente versato. Ma si potrà raggiungere a 71 anni nel 2023. Il calcolo dell’assegno di pensione verrà ovviamente effettuato con il metodo contributivo puro.

Questa tabella lo spiega l’aumento graduale dell’età:

AnnoUominiDonne
201870 anni e 7 mesi70 anni e 7 mesi
201971 anni71 anni
2020-202571 anni71 anni
Nota: Tutti i valori si riferiscono all’età di pensionamento per individui con almeno 5 anni di contributi versati dopo il 1995.

Grazie alla legge 232/2016, puoi raggiungere i 20 anni sommando i contributi che hai pagato in diversi lavori, o anche se hai lavorato come libero professionista, ma solo se i periodi di lavoro non si sovrappongono.

Anche i contributi pagati in un altro Paese dell’Unione Europea, o in un Paese fuori dall’Unione Europea se c’è un accordo speciale, sono validi.

Ma ci sono delle eccezioni. Alcuni lavoratori, grazie alla legge Amato (una legge del 1992), possono andare in pensione con solo 15 anni di contributi pagati.

Un’ultima cosa importante: se non hai iniziato a pagare contributi prima del 1996, per avere la pensione devi avere un assegno di pensione che sia almeno una volta e mezza l’assegno sociale.

Pensione di vecchiaia con accesso semplificato
Nella foto un neo pensionato sorridente.

Come funziona la speranza di vita

In passato, il governo ha fissato nuove regole per tentare di ridurre la spesa pensionistica. Una scelta imposta da una semplice considerazione: le persone vivono più a lungo e costano di più al sistema pensionistico. Queste regole sono state introdotte dalla riforma Dini e poi aggiornate dalla riforma Monti-Fornero nel 2011.

Secondo queste regole, l’età per andare in pensione aumenta poco a poco, in base a quello che l’ISTAT dice sulla durata media della vita delle persone. Il sistema riguarda tutti i tipi di pensioni.

La prima volta che l’età è aumentata è stato nel 2013, di 3 mesi. Poi, la Legge di Bilancio del 2018 ha cambiato un po’ i parametri di calcolo per determinare l’aumento dell’età pensionabile. Le nuove regole dicono che:

Nella tabella sotto vediamo come è cresciuta la speranza di vita, e quindi l’età per la pensione di vecchiaia, negli ultimi anni:

noDipendenti PubbliciDipendenti PrivatiLavoratori AutonomiLavoratrici Settore PrivatoLavoratrici Autonome
201766 anni e 7 mesi66 anni e 7 mesi66 anni e 7 mesi65 anni e 7 mesi66 anni e 1 mese
201866 anni e 7 mesi66 anni e 7 mesi66 anni e 7 mesi66 anni e 7 mesi66 anni e 7 mesi
201967 anni67 anni67 anni67 anni67 anni
2020-202367 anni67 anni67 anni67 anni67 anni

Faq (domande e risposte)

Chi può beneficiare dell’accesso semplificato alla pensione di vecchiaia?

Tutti i cittadini che si accingono a ottenere il trattamento di vecchiaia e che non sono già pensionati, sia iscritti alla gestione pubblica che a quella privata, possono beneficiare di questo accesso semplificato.

Come sarò contattato dall’INPS per la pensione di vecchiaia?

Riceverai una comunicazione personalizzata dall’INPS contenente una domanda di pensione precompilata con tutti i dati in possesso dell’Istituto. La comunicazione verrà inviata a coloro che hanno un’età prossima a quella utile per il pensionamento di vecchiaia. Le comunicazioni verranno notificate anche sull’app “Io” e nell’area “MyINPS” del portale istituzionale dell’INPS. Inoltre, per gli utenti che hanno reso disponibile il proprio recapito cellulare, sarà trasmesso un breve messaggio di testo che informa dell’avvenuto invio della comunicazione.

Che cosa devo fare una volta ricevuta la comunicazione dell’INPS?

Dovrai verificare la correttezza dei dati riportati nella domanda di pensione precompilata. In caso di errori o incongruenze, potrai segnalarli tramite una procedura online dedicata fornita dall’INPS. Questo servizio è pensato per sollevarti dall’onere di verificare autonomamente la maturazione dei propri requisiti di pensionamento.

Chi finanzia il progetto di accesso semplificato alla pensione di vecchiaia?

Il progetto è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede interventi per la digitalizzazione delle infrastrutture tecnologiche e dei servizi della pubblica Amministrazione, al fine di garantire servizi più efficienti e universalmente accessibili.

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