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Pensione donna e opzione 63 anni mobile

Pensione donna e opzione 63 anni mobile: il governo cerca di rendere più flessibile il requisito anagrafico per determinate categorie di lavoratrici. In particolare invalide, caregiver e disoccupate. Vediamo cosa cambia con la soppressione di Ape sociale, Opzione donna e Quota 103.

di Redazione

Ottobre 2023

Pensione donna e opzione 63 anni mobile: si cerca di rendere meno rigido il requisito anagrafico per le lavoratrici che desiderano andare in anticipo in pensione. Almeno per determinate categorie, come le invalide, le caregiver o le disoccupate. La discussione è ancora in atto. Vediamo cosa sta valutando il governo e le altre modifiche alle misure previdenziali. (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pensione donna: riforma ancora in discussione

Il percorso verso una riforma della pensione donna è tutt’altro che concluso. Al ministero dell’Economia, infatti, sono in corso intense riunioni per definire la manovra definitiva da presentare prima al Quirinale e successivamente alle Camere. Tra gli argomenti principali:

Pensione anticipata per le lavoratrici

Un altro tema caldo è rappresentato dalla pensione anticipata per le lavoratrici. Ecco cosa sta emergendo:

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Quota 104 con platea ridotta, poche migliaia di uscite

Quota 104 prevede un “alleggerimento”, in determinate circostanze, dell’anzianità contributiva richiesta per le lavoratrici. Secondo le indicazioni provenienti da Palazzo Chigi:

Per comprendere appieno come sarà strutturata la soglia mobile e quando entrerà effettivamente in vigore, occorrerà attendere il testo finale della legge di bilancio.

Rivalutazione delle pensioni

Uno degli aspetti delicati di queste ore riguarda la rivalutazione degli assegni pensionistici. Le nuove disposizioni prevedono:

Se venisse riproposta la decurtazione della rivalutazione per le pensioni più alte si prevedono dei ricorsi alla Corte Costituzionale.

Da Quota 103 a Quota 104

Il passaggio da Quota 103 a Quota 104 introduce nuove specifiche:

Età e contributi Quota 104 e la misura unica pensioni anticipate

Quota 104 permette dunque l’uscita anticipata dal lavoro una volta raggiunti i 63 anni, ma con variazioni nell’anzianità contributiva basate sulla categoria lavorativa di appartenenza. Ecco una panoramica dettagliata:

Il tetto massimo

Quota 104 introduce anche (come per Quota 103) un tetto massimo per l’assegno previdenziale. Questo significa che l’importo erogato non potrà superare un valore pari a cinque volte l’assegno minimo, che per il 2023 è stato fissato a 2.818,70 euro. Questo limite dovrà essere osservato fino a quando non saranno raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi versati.

Come deve essere calcolata Quota 104

Per quanto riguarda il calcolo di Quota 104, ci sono specifiche regole da seguire:

Coloro che decidono di andare in pensione con Quota 104 tra i 63 e i 67 anni riceveranno, come abbiamo accennato, ma è meglio ribadirlo, un assegno pensionistico inferiore a 2.818,70 euro lordi al mese, anche se i contributi versati avrebbero permesso un importo più elevato. Tuttavia, una volta raggiunti i 67 anni, l’importo erogato corrisponderà a quello effettivamente dovuto.

Pensione donna e opzione 63 anni mobile
Nell’immagine una donna calcola l’importo della pensione dopo le ultime novità annunciate dal governo.

FAQ (domande e risposte)

Cosa cambia con “Pensione donna”?

La “pensione donna” con l’opzione 63 anni mobile è un tentativo di rendere meno rigido il requisito anagrafico per le lavoratrici che desiderano andare in anticipo in pensione. Questo cambiamento dovrebbe essere introdotto per determinate categorie di lavoratrici, come le invalide, le caregiver e le disoccupate. La discussione su questi cambiamenti è ancora in corso e si sta valutando come poter agevolare ulteriormente l’uscita anticipata delle lavoratrici dal mondo del lavoro.

Quali categorie potrebbero avere l’età pensionabile flessibile?

Le categorie che potrebbero beneficiare di una età pensionabile flessibile sono principalmente le donne invalide, le caregiver e le disoccupate. Inoltre, c’è l’idea di creare uno strumento unico di pensionamento per tutti i lavoratori definiti “fragili”, che includerà anche l’Ape sociale.

Come influenzerà Quota 104 l’uscita anticipata?

Con l’introduzione di Quota 104, ci sarà la possibilità per i lavoratori di uscire anticipatamente dal lavoro al compimento dei 63 anni. Tuttavia, l’anzianità contributiva richiesta varierà in base alla categoria lavorativa di appartenenza. Ad esempio, gli uomini che rientrano in categorie come disoccupati, caregiver, invalidi o che svolgono lavori gravosi avranno bisogno di 36 anni di contributi. Le donne avranno bisogno di 35 anni di contributi.

A chi si rivolge la “Opzione Donna Mobile 2024”?

L’Opzione Donna Mobile 2024, o anche conosciuta come Ape Sociale Mobile Donne, si rivolge specificamente alle donne e prevede un requisito di 35 anni di contribuzione. Questa opzione è stata introdotta per agevolare l’uscita anticipata delle lavoratrici dal mondo del lavoro.

Quali bonus saranno introdotti nel 2024?

Dal 2024, verrà istituito un fondo dedicato per la pensione e verranno introdotti alcuni bonus con l’obiettivo di incentivare il prolungamento della vita lavorativa. Similmente al bonus Maroni, uno di questi bonus permetterà di mantenere nella busta paga del lavoratore la trattenuta contributiva del 9,19%.

Come viene calcolata Quota 104?

Per il calcolo della Quota 104, le regole stabiliscono che fino al 31 dicembre 1995, l’assegno pensionistico venga calcolato con il sistema retributivo, basandosi sullo stipendio. Dall’1° gennaio 1996, con l’introduzione del sistema contributivo, l’assegno previdenziale viene calcolato esclusivamente sui contributi versati. Chi decide di andare in pensione con Quota 104 tra i 63 e i 67 anni riceverà un assegno inferiore a 2.818,70 euro lordi al mese, ma una volta raggiunti i 67 anni, l’importo sarà corretto e basato sui contributi effettivamente versati.

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