Dove si richiede la pensione? Rispondiamo in questo articolo a una domanda che molti, tra voi lettori, ci avete posto e scopriamo qual è la procedura da seguire (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Approfondiremo nel dettaglio anche quali sono le varie tipologie di pensione anticipata che esistono in Italia e faremo un focus sull’incontro avuto ieri, 26 giugno 2023, tra i sindacati e il Governo Meloni.
Indice
Come e dove si richiede la pensione?
La domanda di pensionamento può essere richiesta tre mesi prima del raggiungimento dei requisiti previsti per il collocamento a riposo dal lavoro.
Dove si richiede la pensione? Tramite il sito INPS è la procedura più facile e veloce da sfruttare. Per farlo bisogna:
- collegarsi al sito inps.it;
- scegliere dal menù a tendina la sezione “pensione e previdenza”;
- seguire la voce “Domanda di pensione“;
- cliccare sul tipo di pensionamento che vuoi sfruttare (ordinaria, di vecchiaia, anticipata…);
- seguire il tasto “utilizza il servizio”;
- accedere al portale tramite le credenziali riconosciute tra Spid, Cie o Cns;
- inserire le informazioni richieste;
- portare a termine la procedura.
In alternativa, la domanda può essere presentata all’INPS tramite l’aiuto di un caf o di patronato territoriale. Ricorda inoltre che l’INPS mette a disposizione dei cittadini il servizio “Contact Center“, grazie al quale puoi ottenere un aiuto telefonico da un funzionario dell’istituto. I contatti che puoi sfruttare sono:
- numero gratuito da rete fissa => 803.164;
- numero a pagamento a seconda della tariffa imposta dal tuo gestore telefonico => 06.164.164, per chi chiama da telefono cellulare.
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Dove si richiede la pensione: i tempi
Se invii la domanda con anticipo (massimo 3 mesi prima ndr) rispetto al raggiungimento esatto dei requisiti pensionistici, dovrai comunque aspettare novanta giorni prima di ottenere l’ok dell’INPS sulla pratica presentata.
L’Istituto, in genere, impiega circa tre mesi per liquidare la pensione. Questi tempi sono riferiti ai dipendenti che lavorano nel settore privato. Per quanto riguarda il comparto pubblico invece, i tempi possono andare anche fino a 8 mesi dal giorno di presentazione dell’istanza di pensionamento.
Dove si richiede la pensione: come controllare lo stato della domanda
Dopo aver visto come e dove si richiede la pensione, passiamo alla procedura da seguire per controllare lo stato della domanda inviata all’INPS. Per farlo dovrai accedere con le tue credenziali alla sezione personale del sito ufficiale dell’Istituto e visitare l’area denominata “le mie domande“.
Qui potrai consultare tutte le istanze dei vari incentivi e pensioni presentate all’INPS. Accanto a ogni rigo ti uscirà, sotto la voce “stato della domanda”, l’informazione di cui hai bisogno.
In questo modo potrai scoprire anche se ci sono problemi nella documentazione presentata e potrai contattare gratuitamente il servizio web INPS Risponde
Dove si richiede la pensione: le possibili pensioni
La normativa italiana in materia di pensioni prevede una vasta tipologia di programmi che puoi seguire per ottenere il collocamento a riposo dall’attività lavorativa. Ripercorriamo le più importanti:
- pensione anticipata:
- Ape Sociale => spetta ai lavoratori che
- si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento;
- assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3;
- hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- sono lavoratori dipendenti in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci oppure da almeno sei anni negli ultimi sette una delle professioni gravose:
- professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
- tecnici della salute;
- addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
- professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
- operatori della cura estetica;
- professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
- artigiani, operai specializzati e agricoltori;
- conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
- operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
- conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
- conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
- operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
- conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
- conduttori di mulini e impastatrici;
- conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
- operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
- operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
- personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
- personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
- portantini e professioni assimilate;
- professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
- professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.
- Opzione Donna => è un trattamento pensionistico erogato alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato i requisiti anagrafici e contributivi richiesti e sono:
- caregivers;
- invalidi al 74 per cento;
- lavoratrici dipendenti o licenziate da aziende con un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.
- Pensione anticipata => è il trattamento di pensione che consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di conseguire l’assegno pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia. Secondo la legge Fornero che ha introdotto questa possibilità i requisiti da rispettare sono:
- 41 anni e 10 mesi se donne;
- 42 anni e 10 mesi se uomini.
- Ape Sociale => spetta ai lavoratori che
- Pensione di ordinaria => per tutti i lavoratori che hanno raggiunto i 67 anni e sono in possesso di un minimo di 20 anni di contributi;
- Pensione di anzianità.

Dove si richiede la pensione: come è andato l’incontro tra Governo e sindacati?
Lo scorso 26 giugno c’è stato un lungo incontro tra sindacati e Governo sulle pensioni. Sul tavolo della discussione c’erano le varie misure più importanti sul tema tra cui:
- Ape Sociale;
- Quota 41;
- Quota 103;
- Opzione Donna;
- rimodulazione della Legge Fornero;
- pensioni minime.
Il vero problema per l’esecutivo di centrodestra è la mancanza di fondi nelle casse dello Stato che, fino alla prossima legge di bilancio, non avranno molta liquidità.
Per i sindacati l’incontro è stato “inutile“, stando a quanto ha dichiarato il Segretatio generale della Cgil Maurizio Landini anche se, durante la discussione, si è parlato di Ape Sociale e di una sua eventuale proroga al 2024 (la misura scade il 31 dicembre 2023).
Deluso anche Pierpaolo Bombardieri della Uil che ha sottolineato di come, durante il tavolo, non si è parlato di Opzione Donna e dell’allargamento della misura alla platea dei beneficiari previsti nel 2022.
FAQ Dove si richiede la pensione
Dove si può fare richiesta per la pensione?
Per fare la domanda di pensione, ci si può collegare al sito dell’INPS. Si tratta di una procedura veloce ed efficace. Puoi anche chiedere aiuto a un caf o a un patronato territoriale. L’INPS offre anche un servizio di assistenza telefonica, il “Contact Center”, a cui puoi accedere chiamando i numeri 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06.164.164 (a pagamento da telefono cellulare).
Quanto tempo ci vuole per ottenere la pensione una volta fatta la domanda?
Dopo aver inviato la domanda di pensione, ci vogliono circa tre mesi per ottenere l’approvazione dell’INPS. Questo tempo può essere più lungo per i dipendenti del settore pubblico, arrivando fino a otto mesi.
Come si può controllare lo stato della domanda di pensione?
Per controllare lo stato della tua domanda di pensione, devi accedere alla sezione personale del sito dell’INPS e visitare l’area “le mie domande”. Qui troverai tutte le tue istanze e lo stato di ciascuna di esse.
Quali sono i tipi di pensione che si possono richiedere?
In Italia esistono vari tipi di pensioni, tra cui la pensione anticipata, l’Ape Sociale, l’Opzione Donna, la pensione ordinaria e la pensione di anzianità. Ciascuna ha requisiti specifici che devono essere soddisfatti per poterla richiedere.
Come è andato l’incontro tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni?
L’ultimo incontro tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni ha avuto luogo il 26 giugno 2023. Durante la riunione, sono state discusse diverse misure importanti, come l’Ape Sociale, la Quota 41, la Quota 103, l’Opzione Donna e la rimodulazione della Legge Fornero. Tuttavia, l’incontro è stato definito “inutile” dai sindacati a causa della mancanza di fondi nelle casse dello Stato.
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