Nella prima settimana di luglio si attendono gli accrediti della pensione per chi ne ha diritto. In questo approfondimento vediamo nel dettaglio come funziona la pensione minima e cumulo con il coniuge e come controllare il cedolino (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione minima e cumulo con il coniuge: è possibile?
Quando si parla di pensioni, sono molti i cittadini coniugati che si pongono questa domanda: la pensione richiesta dal marito può influire sull’importo della pensione della moglie? Dal momento che il calcolo si basa sui contributi versati da ciascun componente del nucleo familiare, in questo caso dal marito e dalla moglie, la risposta è no, non influisce.
Prendiamo come esempio una coppia costituita da un uomo che prende 1.500 euro di pensione al mese dopo 43 anni di contributi e sua moglie che, dopo 20 anni di contributi, ha richiesto la pensione. Il fatto che la moglie prenda la pensione farà diminuire l’importo della trattamento previdenziale riconosciuto al marito? La risposta è no.
La pensione che spetta dopo 43 anni di contributi e quella che spetta al compimento dei 67 anni di età sono pensioni previdenziali che si calcolano in base ai contributi versati e all’età di accesso alla pensione.
Sull’importo della pensione non incidono eventuali redditi del titolare né redditi familiari o coniugali. Infatti, ricordiamo che chi prende la pensione può anche lavorare e percepire così reddito da lavoro oltre a quello della pensione stessa.
Di conseguenza, quando la moglie del nostro esempio richiederà la pensione dopo 20 anni di contributi, quella del marito resterà sempre uguale, senza subire alcuna decurtazione. Il motivo, come anticipato, è che l’assegno mensile deriva unicamente da quanto viene versato durante l’attività lavorativa. Una volta che entrambi avranno la pensione, potranno godere della somma totale.
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Pensione minima e cumulo con il coniuge: come funziona
Che cosa si intende per trattamento minimo e come funziona?
In presenza di determinate condizioni di reddito, le pensioni liquidate con il sistema pensionistico retributivo o con quello misto (con prima contribuzione precedente al 1° gennaio 1996), vengono integrate al trattamento minimo quando il loro importo è inferiore alla pensione minima stabilita dalla legge.
Per controllare le condizioni reddituali e verificare se si rientra nel trattamento minimo, bisogna tenere in considerazione solo i redditi assoggettabili a imposta sulle persone fisiche (IRPEF). Ciò significa che non bisogna contare i seguenti redditi:
- l’importo della pensione da integrare;
- il reddito della casa d’abitazione;
- i trattamenti di fine rapporto;
- i redditi derivanti da competenze arretrate sottoposte a tassazione separata solo per le pensioni con decorrenza dal 1° febbraio 1994.
Per valutare il diritto all’integrazione al trattamento minimo, prima si tiene conto dei redditi del titolare di pensione in rapporto al limite individuale, e poi se il pensionato è sposato e non supera il limite individuale, si considera il totale dei redditi dei coniugi.
Per il 2023, l’importo del trattamento minimo corrisponde a 563,74 euro, ossia 38 euro in più rispetto al 2022. Questo si deve all’aumento dell’inflazione e alla rivalutazione degli importi applicata a partire da gennaio sulle pensioni e su altre prestazioni economiche. Ecco i dettagli sull’aumento della pensione minima.
Inoltre, per i pensionati di età pari o superiore a 75 anni, la legge di bilancio 2023 ha previsto anche un bonus pari al 6,4%, portando la pensione minima 2023 fino a 600 euro.
A questo proposito, però, l’INPS ha iniziato a calcolare gli aumenti della pensione minima solo a giugno 2023, ossia dopo sei mesi di attesa. Gli aumenti sono erogati a partire da luglio e dovrebbero essere già visibili sul cedolino della pensione. Oltre agli importi incrementati, chi era in attesa degli arretrati della pensione di giugno dovrebbe vedere anche il saldo delle mensilità non corrisposte finora.
Ecco di seguito la tabella con i limiti di reddito per il diritto all’integrazione al trattamento minimo.
Limiti | Individuale | Coppia |
---|---|---|
Pensioni nate prima del 1994 | 7.328,62 € | – |
Pensioni nate nell’anno 1994 | 7.328,62 € | 29.314,48 € |
Pensioni nate dopo il 1994 | 7.328,62 € | 21.985,86 € |
Pensione minima e cumulo con il coniuge: date dei pagamenti
Il mese di luglio è ormai iniziato e, come ogni inizio mese, i titolari di pensione sono in attesa del pagamento in base alle singole situazioni contributive e anagrafiche. Visto che il 1° e il 2 luglio sono capitati di domenica, chi ritira la pensione in contanti presso la banca deve aspettare almeno il 3 luglio 2023.
Invece, chi va a ritirare la pensione presso l’ufficio postale del proprio Comune potrebbe riceverla già il 1° luglio, visto che di sabato le poste sono aperte.
In ogni caso, anche per il mese di luglio bisogna tenere conto del calendario per il ritiro delle pensioni, un sistema introdotto con la pandemia da Covid-19 e mantenuto per questioni di ordine e sicurezza. Ecco il calendario in base ai cognomi:
- sabato 1° luglio: dalla A alla B;
- lunedì 3 luglio 2023: dalla C alla D;
- martedì 4 luglio 2023: dalla E alla K;
- mercoledì 5 luglio 2023: dalla L alla O;
- giovedì 6 luglio 2023: dalla P alla R;
- venerdì 7 luglio 2023: dalla S alla Z.
Per sicurezza, consigliamo ai cittadini interessati di controllare il calendario fuori l’ufficio postale o la banca in cui devono ritirare la pensione
Scopri come calcolare la pensione minima nel 2023.

Pensione minima e cumulo con il coniuge: come controllare il cedolino
Visto che a breve molti titolari di pensione riceveranno l’importo spettante, potrebbe essere utile ricordare come si controllano i pagamenti sul cedolino della pensione.
Come per altre prestazioni economiche di oggi, il modo più veloce e pratico per verificare le disposizioni di accredito della pensione è in via telematica attraverso il sito ufficiale dell’INPS. Per farlo, quindi, bisogna innanzitutto entrare nel sito e accedere alla propria area riservata con le credenziali SPID, CIE o CNS.
A questo punto bisogna andare sulla categoria Pensione e Previdenza e cliccare sulla destra la dicitura “cedolino di pensione“.
In questo modo, potrai controllare il contributo associativo, l’Assegno familiare, la quattordicesima, le maggiorazioni sociali, il trattamento minimo e la pensione in base ai contributi versati.
FAQ Pensione minima e cumulo con coniuge
Quando arriveranno i pagamenti della pensione minima ad agosto?
Nella prima settimana di agosto si attendono gli accrediti della pensione per chi ne ha diritto. Il calendario preciso varia a seconda del cognome e può essere controllato all’ufficio postale o alla banca in cui si ritira la pensione.
Come posso sapere la data dei pagamenti della mia pensione?
Il pagamento delle pensioni avviene all’inizio di ogni mese, con una data precisa che può variare a seconda del cognome. Puoi controllare il calendario fuori l’ufficio postale o la banca in cui devi ritirare la pensione.
Come posso controllare il cedolino della mia pensione?
Il modo più veloce e pratico per verificare i pagamenti della pensione è attraverso il sito ufficiale dell’INPS. Devi accedere alla tua area riservata con le tue credenziali SPID, CIE o CNS, poi andare sulla categoria Pensione e Previdenza e cliccare sulla voce “cedolino di pensione“. In questo modo, potrai controllare tutte le informazioni relative alla tua pensione.
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