Cosa accade alla pensione quando una persona muore? Scatta sempre e in automatico il trattamento di reversibilità, oppure bisogna richiederlo? Chiariremo questi e altri quesiti nei prossimi paragrafi (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cosa accade alla pensione quando una persona muore?
Quando un cittadino percettore di un trattamento previdenziale muore entra in gioco la pensione ai superstiti. Si tratta di una prestazione riservata ai familiari ancora in vita della persona deceduta.
La pensione ai superstiti è meglio conosciuta con due termini differenti, a seconda della tipologia della prestazione:
- pensione indiretta => se il decesso dell’assicurato avviene prima del pensionamento è necessario aver:
- accumulato 15 anni di contribuzione;
- versato 5 anni di contribuzione di cui 3 nell’ultimo quinquennio;
- pensione di reversibilità => se il decesso dell’assicurato avviene dopo il pensionamento.
A chi spetta la pensione per superstiti
La pensione per superstiti non spetta ai familiari legati al deceduto con qualsiasi rapporto di parentela. La normativa infatti prevede che vengano ritenuti superstiti:
- il coniuge o l’unito civilmente;
- il coniuge separato;
- il coniuge divorziato a condizione che:
- sia titolare dell’assegno divorzile;
- non si sia risposato;
- la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Se invece il defunto ha contratto un nuovo matrimonio dopo il divorzio, le quote che spettano al coniuge superstite e al coniuge divorziato vengono stabilite dal tribunale incaricato.
La pensione di reversibilità spetta anche ai figli?
Possono beneficiare della pensione per superstiti anche:
- i figli ed equiparati che possono essere:
- minorenni alla data del decesso del deceduto;
- inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
- maggiorenni studenti che:
- sono a carico del genitore al momento del decesso;
- non lavorano o svolgono mansioni e ricevono un “piccolo reddito”;
- frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici entro il 21esimo anno;
- maggiorenni studenti che:
- sono a carico del genitore al momento del decesso;
- non lavorano o svolgono mansioni e ricevono un “piccolo reddito”;
- frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre i 26 anni.
Per piccolo reddito si intendono entrate annue non superiori a un importo pari al trattamento minimo annuo di pensione previsto dal Fondo Pensioni lavoratori dipendenti maggiorato del 30 per cento.
Come funziona la pensione superstiti senza coniuge e figli?
Qualora il defunto non ha coniuge o figli che possono ricevere la pensione di reversibilità o la pensione indiretta, vanno valutate le figure dei genitori, dei fratelli e delle sorelle. In particolare, il trattamento previdenziale spetta ai:
- genitori che:
- hanno più di 65 anni;
- non sono titolari di pensione diretta o indiretta;
- risultino a carico del lavoratore deceduto;
- fratelli celibi e alle sorelle nubili che:
- sono inabili al lavoro;
- non sono titolari di pensione diretta o indiretta;
- sono a carico del lavoratore o del pensionato deceduto.
Quanto vale la pensione superstiti
Il valore della pensione di reversibilità o della pensione indiretta, varia in base al rapporto familiare che il beneficiario aveva con il deceduto.
Il calcolo dell’importo viene fatto a partire dal valore pieno del trattamento previdenziale che, il pensionato o l’assicurato, avrebbero regolarmente percepito se ancora in vita.
Si confronta il totale con una quota percentuale che varia a seconda della tipologia del percettore. In particolare, le aliquote di reversibilità sono:
- in presenza di un coniuge che vive solo => la pensione spetta in misura pari al 60 per cento;
- in presenza di un coniuge e un figlio => la pensione spetta in misura pari all’80 per cento;
- in presenza di un coniuge e due o più figli => la pensione spetta in misura pari al 100 per cento.
Qualora abbiano diritto alla pensione soltanto i figli, i genitori o i fratelli o sorelle, le aliquote di reversibilità sono:
- un figlio => 70 per cento;
- due figli => 80 per cento;
- tre o più figli => 100 per cento;
- un genitore => 15 per cento;
- due genitori => 30 per cento;
- un fratello o sorella => 15 per cento;
- due fratelli o sorelle => 30 per cento;
- tre fratelli o sorelle => 45 per cento;
- quattro fratelli o sorelle => 60 per cento;
- cinque fratelli o sorelle => 75 per cento;
- sei fratelli o sorelle => 90 per cento;
- sette o più fratelli o sorelle => 100 per cento.
La pensione ai superstiti viene ridotta se il titolare possiede altri redditi, secondo la seguente tabella che viene aggiornata di anno in anno:
Anno | Limite reddituale | Percentuale di riduzione | ||
---|---|---|---|---|
2022 | Fino a 20.489,82 euro | Nessuna | ||
Da 20.489,82 a 27.319,76 euro | 25 per cento | |||
Da 27.319,76 a 34.149,70 euro | 40 per cento | |||
Oltre 34.149,70 | 50 per cento |
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Come richiedere la pensione superstiti
Per richiedere la pensione di reversibilità o indiretta, bisogna seguire una procedura ben definita sul portale ufficiale dell’INPS. La domanda va fatta online:
- collegandosi al sito dell’ente;
- accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS;
- utilizzando il servizio denominato “Pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità” => lo puoi trovare direttamente inserendo nella barra di ricerca questa voce.
Se dovessi riscontrare difficoltà, puoi sempre fare affidamento al servizio Contact Center messo a disposizione dall’INPS, oppure all’aiuto dei patronati e dei caf territoriali:
- 803 164 => gratuito da rete fissa;
- 06 164 164 da rete mobile => a pagamento in base al piano tariffario collegato al tuo numero di telefono.

Faq sulla pensione quando uno muore
Quali sono i tempi di lavorazione della pensione ai superstiti?
Se un pensionato muore, i tempi di lavorazione della pensione ai superstiti possono variare a seconda delle procedure amministrative e dei requisiti specifici del caso.
In genere, l’ente previdenziale (INPS ndr) si impegna a elaborare la richiesta di pensione ai superstiti nel minor tempo possibile (entro 30 giorni) per fornire un sostegno tempestivo ai beneficiari.
Chi può ereditare la pensione?
La pensione di una persona deceduta può essere ereditata dai cosiddetti “superstiti,” ovvero i familiari e i beneficiari designati del defunto.
Solitamente, i superstiti che possono avere diritto all’eredità della pensione includono il coniuge, i figli e gli altri familiari a carico.
Spetta la pensione nel mese del decesso del pensionato?
Sì, in molti casi, la pensione spetta nel mese del decesso del pensionato. Quando un pensionato muore, la pensione maturata fino alla data del decesso viene generalmente corrisposta ai superstiti o agli eredi designati.
Tuttavia, è importante seguire le procedure corrette e presentare la richiesta di eredità della pensione all’ente previdenziale competente.
La pensione ereditata nel mese del decesso potrebbe variare in base alle specifiche circostanze individuali e alle leggi previdenziali applicabili.
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