Spetta la pensione tedesca con 3 anni di contributi? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione tedesca: cosa sapere?
Un lavoratore italiano che ha prestato servizio per qualche anno in Germania, ha diritto alla pensione tedesca e con quanti anni di contributi versati?
Sì, chi ha lavorato in Germania ha diritto a percepire una pensione di vecchiaia o di reversibilità erogata dall’ente previdenziale tedesco.
Il lavoratore o la lavoratrice iscritto/a all’INPS o all’INPDAP può segnalare di aver prestato servizio in Germania e presentare domanda di pensione.
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Pensione tedesca con 3 anni di contributi: è possibile?
Ma spetta la pensione tedesca con 3 anni di contributi?
Purtroppo no. L’anzianità contributiva minima è fissata a 5 anni, raggiungibile anche attraverso il cumulo con i versamenti effettuati in Italia.
Inoltre, nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice italiano/a impiegata in Germania non avesse raggiunto i requisiti per l’accesso alla pensione tedesca prima di compiere 65 anni, l’ente di previdenza potrà analizzare la posizione assicurativa dell’interessato e calcolare la data in cui sarà possibile percepire la pensione tedesca.
Pensione tedesca: cosa spetta con 5 anni di contributi?
Come visto, ai lavoratori e alle lavoratrici italiani/e che hanno prestato servizio in Germania è concessa la possibilità di presentare domanda per la pensione tedesca, ma solo con un’anzianità contributiva minima di 5 anni.
Con 5 anni di contributi si ha diritto a percepire:
- la pensione di vecchiaia ordinaria (simile alla nostra pensione di vecchiaia contributiva. Spetta al compimento dei 67 anni di età);
- le pensioni per completa o parziale riduzione della capacità al guadagno (la misura è temporanea e ha una durata di 3 anni, come il nostro Assegno ordinario di invalidità. Se le limitazioni di salute dovessero persistere, l’interessato potrà rinnovare la prestazione);
- la pensione di reversibilità in seguito al decesso del titolare
Per il periodo minimo di contribuzione di 5 anni vengono calcolati in mesi anche i periodi contributivi e assimilabili (ad esempio i periodi di persecuzione politica nella ex DDR).
Il requisito per ottenere la pensione è il periodo minimo di contribuzione al regime di previdenza sociale obbligatoria, misurato in base alla quantità dei periodi riscattabili ai fini pensionistici.
Il periodo minimo è valutato in mesi e non in anni. Ogni anno si basa su 12 mesi. Un mese solare, che include anche solo parzialmente periodi riscattabili ai fini pensionistici, conta come un mese pieno.
Pensione tedesca: quanti anni di contributi occorrono?
Se non si è in regola con i requisiti sopra indicati e non si rientra nelle categorie di beneficiari con 5 anni di contributi, si può andare in pensione con:
- 20 anni di contribuzione (in conseguenza della perdita totale della capacità al guadagno, se questa è subentrata prima dell’adempimento del periodo minimo contributivo e persiste da allora);
- 25 anni di contribuzione (per percepire la pensione di vecchiaia per minatori e la pensione per minatori dal compimento del 50° anno di età);
- 35 anni di contribuzione (per percepire la pensione di vecchiaia per assicurati di lunga anzianità assicurativa o la pensione di vecchiaia per grandi invalidi);
- 45 anni di contribuzione (per percepire la pensione di vecchiaia con anzianità assicurativa prolungata).

Faq sulla pensione tedesca
Cos’è la pensione di base tedesca e a chi spetta?
Chi ha lavorato molti anni e ha guadagnato poco potrà ricevere la pensione di base, come stabilito dal Bundestag tedesco a luglio 2020. La pensione di base è una maggiorazione della pensione esistente e viene pagata insieme alla pensione di legge, con un importo determinato caso per caso. Per ottenere la maggiorazione devono essere stati maturati almeno 33 anni di periodi contributivi validi ai fini della pensione di base, come i contributi obbligatori, i periodi di educazione dei figli, i periodi di assistenza a domicilio fornita a persone non autosufficienti ei periodi nei quali sono state ottenute prestazioni per malattia o riabilitazione. Possono essere inclusi anche i periodi maturati all’estero.
Come funziona con le tasse sulla pensione in Germania?
Il pensionato italiano è costretto a pagare tasse sulla pensione sia nel nostro Paese, che in Germania? Assolutamente no. In Germania, le pensioni pubbliche sono assoggettate a tassazione solo in Italia, se il contribuente ha soltanto la nazionalità italiana. Invece, se il pensionato ha pure la nazionalità tedesca, la pensione viene tassata soltanto in questo Paese (vale anche per i pensionati emigrati in Belgio). Le pensioni private, invece, sono assoggettate solo a tassazione italiana, a prescindere dalla nazionalità del contribuente.
Come posso richiedere una pensione all’estero?
Per richiedere una pensione all’estero, è necessario contattare l’ente previdenziale del Paese in cui si è lavorato e contribuito. Sarà importante compilare i moduli richiesti e fornire la documentazione necessaria, come certificati di lavoro e dichiarazioni dei contributi previdenziali versati. In molti casi, è possibile avviare il processo di richiesta prima del trasferimento all’estero.
Cosa succede alla mia pensione all’estero se cambio Paese di residenza?
Se decidi di cambiare il tuo Paese di residenza dopo aver iniziato a ricevere una pensione all’estero, dovresti informare l’ente previdenziale del tuo Paese di origine e quello del tuo nuovo Paese di residenza. Potrebbero essere modificate nelle impostazioni di pagamento e nella tassazione, quindi è fondamentale mantenere tutte le informazioni aggiornate per evitare problemi futuri.
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