Pensioni scuola, il Miur ha diffuso le istruzioni per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio a partire dal primo settembre 2024. Il ministero ha scelto ahche quest’anno di anticipare i termini di due mesi. Il motivo è chiaro: consentire a Inps e amministrazione di avere più tempo per gli adempimenti necessari. (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensioni scuola: scadenza 23 Ottobre
Una delle novità più rilevanti riguarda la data limite per presentare le domande di cessazione dal servizio. La data da segnare in rosso sul calendario è il 23 ottobre. Questa scadenza riguarda principalmente:
- Docenti: chi insegna ha tempo fino a questa data per inoltrare la propria richiesta.
- Personale educativo: anche chi lavora in ambito educativo deve rispettare questa scadenza.
- Personale Ata: pure questa categoria rientra nello stesso termine.
È importante sottolineare che per i dirigenti scolastici la data cambia. Per loro, la scadenza per presentare la domanda di cessazione è fissata per il 28 febbraio 2024. Questa decisione proviene direttamente dal Ministero dell’Istruzione, come specificato nella nota n. 54257 dello scorso 18 settembre.
Cessazioni a domanda: requisiti e condizioni
La domanda di cessazione volontaria dal servizio scolastico può essere inoltrata da diversi profili di lavoratori, ma esistono criteri precisi da rispettare:
- Età e contributi: i lavoratori e le lavoratrici possono fare domanda se raggiungono 67 anni di età e hanno accumulato 20 anni di contributi. Ma c’è un’alternativa. Anche chi ha, indipendentemente dall’età, 42 anni e 10 mesi di contributi (le donne 41 anni e 10 mesi) entro il 31 dicembre 2024 può presentare domanda.
- Cumulo contributivo: in certi casi, i requisiti possono essere raggiunti cumulando contributi versati in periodi diversi e presso diverse gestioni previdenziali obbligatorie. Questo include anche le casse professionali, come previsto dalla legge n. 232/2016.
- Quota 100, 102 e 103: queste sono opzioni particolari. Ad esempio, chi ha raggiunto i requisiti per la “Quota 100” al 31 dicembre 2021 può presentare domanda. Le specifiche sono: 62 anni di età con 38 anni di contributi per la Quota 100, 64 anni di età con 38 anni di contributi per la Quota 102, e 62 anni con 41 anni di contributi per la Quota 103.
È essenziale sottolineare che per le persone aderenti alle quote, il requisito contributivo può anche essere raggiunto cumulando i contributi versati in periodi differenti presso diverse gestioni, fatta eccezione per quelli delle casse professionali.
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Opzione Donna: cosa devi sapere
Opzione Donna è un anticipo pensionistico previsto per le lavoratrici. Ha subìto delle variazioni con l’ultima legge di bilancio:
- Senza vincoli: le lavoratrici che hanno raggiunto 58 anni di età e accumulato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 possono andare in pensione senza restrizioni.
- Con condizioni particolari: se non si raggiungono le condizioni sopra, c’è un’alternativa. Basta aver maturato 60 anni di età (o 59 anni con un figlio, o 58 anni se si hanno due figli o più) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022. Ma attenzione: è necessario prestare assistenza a un disabile o essere invalide almeno al 74%.
Ape Sociale: soluzione flessibile
L’Ape Sociale è una via alternativa alla pensione tradizionale, ideata per chi ha particolari esigenze:
- Requisiti: per accedere all’APE sociale, si devono avere 63 anni e tra i 36 o 30 anni di contributi, a seconda dei casi specifici.
- Lavoratori precoci: c’è anche la pensione anticipata per chi ha versato 41 anni di contributi.
- Come fare domanda: Una volta ottenuto il riconoscimento dall’INPS, si può presentare la domanda di cessazione dal servizio. Si può fare in formato analogico o digitale, ma attenzione: non si deve usare l’applicativo POLIS. E c’è una data da ricordare: 31 agosto 2024.
- Novità 2022: dal primo gennaio 2022, l’ape sociale si estende anche ai professori di scuola primaria, pre-primaria e a professioni simili.
Come presentare la domanda
Ecco come presentare la domanda:
- Dove fare domanda: l’istanza di cessazione va presentata online, tramite la procedura web POLIS chiamata “istanze on line”.
- Eccezioni: se si lavora all’estero, si può presentare l’istanza anche in modo analogico o digitale.
- Province particolari: per chi lavora nelle province di Trento, Bolzano ed Aosta, la procedura cambia. Le domande vanno presentate in formato cartaceo direttamente alla scuola di servizio o titolarità. La scuola poi si occuperà di inoltrarle ai competenti Uffici territoriali.
- Cambiare idea? Se ci si ripensa, si può anche revocare la domanda presentata, ma bisogna farlo entro la stessa data limite.
Cessazioni d’Ufficio: quando si viene “mandati” in pensione
Ka decisione di andare in pensione può non essere presa dal dipendente in questi casi:
- Trattenimento in servizio: dal 2014, non si può più chiedere di rimanere in servizio oltre un certo limite.
- 65 Anni: chi ha raggiunto 65 anni di età entro il 31 agosto 2024 e ha 41 anni e 10 mesi di contributi (le donne) o 42 anni e 10 mesi (gli uomini) andrà automaticamente in pensione dal prossimo 1° settembre.
- Eccezioni alle cessazioni d’ufficio: ci sono alcune eccezioni, come per chi ha i requisiti per «Quota 100», «Quota 102» e «Quota 103».
- 67 Anni: se si raggiungono i 67 anni entro il 31 agosto 2024 e si hanno 20 anni di contributi, si va automaticamente in pensione.
Trattenimento in servizio: cosa sapere
Il trattenimento in servizio rappresenta una possibilità per coloro che desiderano rimanere attivi anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile.
- Oltre i 67 anni: generalmente, il trattenimento oltre i 67 anni avviene solo per chi non ha ancora raggiunto i requisiti contributivi minimi per la pensione di vecchiaia, ovvero i 20 anni di contributi. Tuttavia, ci sono eccezioni: non si può superare l’età di 71 anni.
- Progetti didattici: una particolare eccezione riguarda il personale della scuola coinvolto in progetti didattici innovativi e riconosciuti che si svolgono in lingua straniera. In questo caso, la domanda di trattenimento va presentata, in forma analogica o digitale, al di fuori della piattaforma POLIS e entro il 23 Ottobre.
Trasformazione in part-time
La trasformazione del contratto a tempo parziale rappresenta una soluzione per chi, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata, desidera rimanere attivo ma con un impegno ridotto.
- Requisiti: sono necessari 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, e non aver ancora compiuto 65 anni di età.
- Come fare domanda: la richiesta va formulata con un’unica istanza. Gli interessati devono anche indicare se desiderano cessare dal servizio o rimanere a tempo pieno, nel caso in cui il part-time non fosse concesso. Le possibili ragioni per la non concessione includono il superamento del limite percentuale stabilito o situazioni di esubero nel profilo o classe di concorso di appartenenza.
Personale dirigente: date e modalità specifiche
I dirigenti scolastici hanno delle procedure e scadenze specifiche da rispettare quando si tratta delle loro pensioni.
- Deadline per la domanda: a differenza del resto del personale scolastico, i dirigenti scolastici hanno tempo fino al 28 Febbraio per presentare la loro domanda di cessazione dal servizio. Questa procedura è dettata dall’articolo 12 del contratto collettivo nazionale di lavoro per l’Area V della dirigenza del 15 luglio 2010.
Trattazione delle domande di pensione
Le domande di pensione hanno un iter ben preciso che deve essere seguito per garantire una transizione fluida verso la pensione.
- Sistemazione conti assicurativi: entro il 12 gennaio, le istituzioni scolastiche sono tenute a regolare i conti assicurativi. Questo passo è essenziale per permettere all’INPS di verificare il diritto alla pensione e comunicarlo agli interessati.
- Comunicazione INPS: una volta effettuati tutti i controlli, l’INPS ha tempo fino al 22 aprile per comunicare agli interessati il loro diritto alla pensione.
- Presentazione domanda all’INPS: nonostante tutti questi passaggi, è fondamentale non dimenticare un ultimo step. Il personale interessato deve presentare una domanda di pensione all’INPS, per assicurarsi che la prestazione inizi dal 1° settembre 2024.

FAQ (domande e risposte)
Quando il Miur ha diffuso le istruzioni sulle “pensioni scuola”?
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) ha diffuso le istruzioni per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio a partire dal primo settembre 2024. Queste istruzioni sono state divulgate in anticipo rispetto agli anni precedenti per dare a Inps e all’amministrazione il tempo necessario per effettuare gli adempimenti richiesti.
Qual è la deadline per le domande di cessazione dei docenti?
La deadline per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio per i docenti, il personale educativo e il personale Ata è fissata per il 23 ottobre. Tuttavia, per i dirigenti scolastici, la data limite è diversa: essi hanno tempo fino al 28 febbraio 2024.
Chi può fare domanda di cessazione volontaria nel 2024?
Possono fare domanda di cessazione volontaria dal servizio:
- Coloro che raggiungono i 67 anni con almeno 20 anni di contributi.
- Indipendentemente dall’età, coloro che hanno accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi nel caso delle donne) entro il 31 dicembre 2024.
- Coloro che hanno i requisiti per “Quota 100”, “Quota 102”, e “Quota 103”.
- Insegnanti della scuola dell’infanzia e personale educatore degli asili nido che hanno determinati anni di servizio e contributi, e che raggiungono specifiche età entro date stabilite.
Come si presenta l’istanza di cessazione per le pensioni scuola?
L’istanza di cessazione deve essere inoltrata entro il 23 ottobre esclusivamente attraverso la procedura web POLIS “istanze on line”. Tuttavia, il personale in servizio all’estero ha la possibilità di presentare l’istanza anche in forma analogica o digitale. Per il personale delle province di Trento, Bolzano ed Aosta, le domande vanno presentate in formato cartaceo direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità.
Quali sono i requisiti per l'”Opzione Donna” nel pensionamento?
L'”Opzione Donna” prevede diverse possibilità:
- Lavoratrici che hanno raggiunto 58 anni di età e accumulato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 possono andare in pensione senza ulteriori condizioni.
- Coloro che raggiungono 60 anni (o 59 con un figlio, o 58 con due o più figli) e hanno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022 possono andare in pensione se assistono un disabile o sono invalide almeno al 74%.
Quando si dovrà presentare la domanda di pensione all’INPS per il 2024?
Dopo che le istituzioni scolastiche hanno sistemato i conti assicurativi e l’INPS ha accertato il diritto alla pensione (il che dovrebbe avvenire entro il 22 aprile), il personale interessato deve presentare la domanda di pensione all’INPS. Questo assicura che la pensione venga erogata a partire dal 1° settembre 2024.
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