Pensioni tra aumenti e rivalutazioni: cambiano gli importi, soprattutto per i trattamenti di vecchiaia e per alcune misure legate all’invalidità. Vediamo nel dettaglio perché e a quanto ammonteranno i nuovi importi. (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensioni tra aumenti e rivalutazioni: cosa cambia
L’aumento degli importi è legato soprattutto alla rivalutazione prevista per il 2024. c’è un aspetto da considerare: la rivalutazione non farà riferimento solo all’indice di quest’anno, ci sono anche dei ricalcoli dall’anno precedente, il 2023, che incrementeranno ulteriormente le somme dei trattamenti per il prossimo anno.
La rivalutazione delle pensioni
Il tema centrale attorno al quale ruota tutto è dunque la rivalutazione delle pensioni e dei contributi previdenziali. Questa rivalutazione per l’anno 2023, com’è noto, è fissata all’8,1%. Ecco cosa accadrà il prossimo anno:
- A gennaio, sulla base dei dati Istat sul costo della vita, si stabilisce di quanto aumentano le pensioni nel 2024.
- Questa rivalutazione tocca direttamente i minimali e massimali contributivi delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti.
L’impatto sulle pensioni
Queste modifiche, ovviamente, avranno un impatto sulle pensioni. Vediamo come:
- Durante tutto il 2023, alle pensioni è stato applicato un tasso di rivalutazione provvisorio del 7,3%. Ma nel 2024 si dovrà tener conto della differenza con il tasso definitivo dell’8,1%.
- La pensione minima aumenta e raggiunge i 567,94 euro. Dunque, nel 2024, chi riceve una pensione minima vedrà un arretrato lordo di 54 euro.
C’è da ricordare che l’obiettivo dichiarato dal governo è quello di portare le pensioni minime a 700 euro.
Esempi di rivalutazione pensioni con conguaglio 2024
Per avere una visione chiara, prendiamo alcuni esempi:
- Una pensione mensile di mille euro dal primo gennaio 2023 è aumentata a 1073 euro. Tuttavia, con l’aliquota definitiva dell’8,1%, l’importo corretto sarebbe di 1081 euro. Ciò significa un arretrato lordo di 104 euro.
- Per una pensione da 2mila euro, l’arretrato netto sarà di 135 euro.
Vediamo quali sono i requisiti per la pensione minima
Inoltre, per quanto riguarda le rivalutazioni delle pensioni, c’è una gradazione a seconda dell’importo della pensione stessa. E bisogna anche aggiungere, da gennaio 2024, un altro aumento del 6% (circa). Che equivale ad altri 60 euro (mensili) per chi riceve un trattamento di 1.000 euro e di 120 euro (mensili) per chi ha invece un importo di 2.000 euro.
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Quattordicesima e pensioni: cosa c’è da sapere?
Altro elemento fondamentale da considerare è la quattordicesima mensilità per le pensioni. Non tutti i pensionati ne beneficiano: solo quelli con almeno 64 anni d’età e che rientrano in determinate categorie (come pensione anticipata, vecchiaia, reversibilità, invalidità).
Quanto riceveranno con la quattordicesima?
La quattordicesima verrà rivista anch’essa. Chi l’ha ricevuta ad esempio a luglio, avrà notato un aumento. Ma di quanto? Dipende dal numero di anni di contributi versati e dal reddito globale del pensionato.
La quattordicesima è obbligatoria per i dipendenti?
Un pensionato che ha versato contributi per un periodo tra i 15 e i 25 anni e ha un reddito lordo fino a 10.992,93 euro, riceverà un importo pari a 1,5 volte il trattamento minimo, ossia 546 euro.
Mentre chi ha contribuito per 25 anni avrà diritto a 655,20 euro. E, ovviamente, anche questi importi saranno rivalutati.
La quattordicesima del 2023: chi ha diritto?
La cd. «quattordicesima» mensilità è stata erogata a luglio e, quest’anno, spetta alle pensioni fino a circa 1.130 euro lordi al mese.
L’INPS ha fornito queste informazioni attraverso il messaggio INPS 2178/2023. Come ogni anno sono state stabilite le nuove fasce di reddito.
Su TheWam.net puoi verificare nel dettaglio di quanto la quattordicesima 2023 è più alta.
Dal 2017, il bonus erogato in luglio è destinato ai pensionati Inps con almeno 64 anni di età. Il beneficio varia (da 336 a 655€) in base alla contribuzione usata per calcolare la pensione.
Per il 2023, il trattamento minimo è 563,74 euro al mese. Quindi, il beneficio spetta ai pensionati con un reddito personale annuo inferiore a 14.657,24€.
Vediamo come funziona con i contributi che sono stati versati dopo la pensione.
Cosa rientra nel reddito?
Nel calcolo del reddito rientrano:
- La pensione del titolare.
- Tutti i redditi, escludendo trattamenti di famiglia, indennità di accompagnamento e altri specifici trattamenti.
Pensioni rivalutate: prestazioni incluse ed escluse
Il beneficio della quattordicesima non spetta a tutti. Rientrano solo le pensioni dirette o indirette dell’Inps, anche se cumulate con altre entità.
Trattamenti inclusi:
- Pensione di vecchiaia
- Pensione di anzianità
- Pensione anticipata
- Pensione di invalidità o di inabilità lavorativa (che prevede contributi previdenziali)
- Pensione ai superstiti
Su invaliditaediritti.it puoi leggere un articolo che spiega quando arriva la quattordicesima sull’assegno ordinario.
Non spetta invece sulle prestazioni di natura assistenziale come le invalidità civili, gli assegni sociali, rendite INAIL e trattamenti non INPS.
Come si calcola la quattordicesima
Sono infatti esclusi:
- Invalidi civili.
- Titolari di assegni sociali.
- Altri trattamenti non pensionistici.
Pensioni INPGI: Novità dal 1° luglio 2022
Per i pensionati INPGI c’è stata una modifica. Da luglio 2022, grazie all’assorbimento della previdenza obbligatoria dei giornalisti, hanno diritto anche loro alla somma aggiuntiva.
Pagamento: quando avviene?
Il pagamento avviene automaticamente con la pensione di luglio o dicembre. Si basa su vari criteri, come l’età o la concessione della pensione. L’importo erogato è provvisorio e potrebbe essere richiesta la sua restituzione.
Domande online: come fare?
Chi non riceve la quattordicesima ma crede di averne diritto, può fare domanda online. Questo è possibile tramite il sito dell’INPS, usando SPID, CNS o attraverso un patronato.
Riforma fiscale e pensioni: cosa cambierà?
Anche le nuove aliquote Irpef influenzeranno gli importi delle pensioni di vecchiaia e invalidità. E con l’arrivo di un nuovo decreto, chi decide di andare in pensione in anticipo potrebbe beneficiare di una diminuzione delle tasse sulla tredicesima e quattordicesima.
Fisco e pensioni 2024: tutte le novità
In pratica, avremo pensioni rivalutate e maggiormente convenienti.

FAQ (domande e risposte)
Quali pensioni vedranno un aumento?
Le pensioni di vecchiaia, di invalidità e gli assegni minimi saranno i principali beneficiari degli aumenti.
Qual è la previsione dell’aumento delle pensioni per gennaio 2024?
Gli assegni minimi vedranno un incremento da 563,74 euro a 572,20 euro, con ulteriori aumenti per chi ha superato i 75 anni di età (senza contare l’ulteriore adeguamento al costo della vita che dovrebbe essere del 6%).
Come funziona la rivalutazione delle pensioni?
La rivalutazione tiene conto del tasso di svalutazione degli anni precedenti e attuali, come l’indice fissato a fine 2022 e l’indice annuale previsto per quest’anno.
Chi ha diritto alla quattordicesima per le pensioni di invalidità?
I pensionati con almeno 64 anni di età che ricevono pensione anticipata, pensione di vecchiaia, pensione di reversibilità e pensione di invalidità lavorativa.
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