Chi appartiene al personale ATA area A e B e cosa cambia tra le varie aree professionali? Scopriamolo in questo articolo nel quale approfondiremo anche come ricoprire questo ruolo (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Personale ATA: chi sono e cosa fanno
Con il personale ATA si specificano tutti i lavoratori e le lavoratrici che fanno parte del comparto amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole, che siano esse di istruzione primaria e secondaria, degli istituti educativi e delle scuole speciali statali.
Chi lavora in questo settore svolge diverse mansioni nelle scuole, a seconda dell’area amministrativa alla quale appartiene (A, AS, B o D). In particolare, le varie funzioni possono essere:
- amministrative;
- contabili;
- sanitarie;
- gestionali;
- operative;
- di sorveglianza;
- di sicurezza.
Chi è personale ATA area A e B?
Per comprendere meglio il personale ATA delle aree A e B, è necessario fare chiarezza sulle diverse categorie previste dalla legge. La normativa italiana prevede quattro fasce differenti:
- personale di area A;
- ATA di area AS;
- lavoratori di area B;
- collaboratori di area D.
Personale ATA di area A
Sono definiti personale ATA di area A i cittadini che svolgono, da contratto, il ruolo di “collaboratore scolastico” (CS). Per farlo però, è necessario aver ottenuto uno dei seguenti diplomi:
- di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale;
- di maestro d’arte;
- di scuola magistrale per l’infanzia;
- qualsiasi diploma di maturità;
- di qualifica professionale rilasciati o riconosciuti dalle singoli Regioni a seguito di corsi durati almeno tre anni.
Area AS del personale ATA: chi rientra?
Il personale ATA di categoria AS sono i dipendenti degli istituti agrari. In particolare si fa riferimento ai collaboratori scolastici addetti all’azienda agraria, denominati con la sigla CR. Per accedere a questa posizione e ricoprire questo profilo bisogna avere il diploma di operatore:
- agrituristico;
- agro industriale;
- agro ambientale.
Lavoratori ATA di area B
Gli operatori ATA dell’area B includono quattro diverse figure, ciascuna con specifiche mansioni. La categoria viene identificata con il ruolo di assistente amministrativo (AA). Si tratta per lo più di lavoratori presenti solo nei convitti e negli educandati del Paese:
- l’assistente tecnico (AT), è un ruolo presente nelle scuole secondarie di secondo grado e per essere assunto è necessario il diploma di maturità;
- il cuoco (CU), esiste solo nei convitti e negli educandati e bisogna aver conseguito un diploma di qualifica di operatore dei servizi di ristorazione nel settore cucina
- l’infermiere (IF), è attivo solo nei convitti e negli educandati e per essere assunti in questo ruolo bisogna avere una laurea in scienze infermieristiche o un altro titolo di studio ritenuto valido dalla vigente normativa per l’esercizio della professione di infermiere;
- il guardarobiere (GU), è presente solo nei convitti e negli educandati e per avere questo incarico bisogna avere un attestato professionale di operatore della moda.
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Il personale ATA di area D
Dopo aver approfondito i dettagli degli impiegati di area A e B, scopriamo l’ultima categoria prevista dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
L’area D del personale ATA si può definire come il ruolo più “importante” e ambìto della categoria degli assistenti tecnici amministrativi. Rientra in questo settore infatti la figura del direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA).
Si tratta di un profilo presente in tutte le scuole. Per ottenere questo ruolo bisogna possedere uno dei seguenti titoli di studio:
- laurea del vecchio ordinamento;
- laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza;
- laurea in scienze politiche sociali e amministrative;
- laurea in economia e commercio o altri titoli equipollenti.
Lavorare come personale ATA
Per lavorare in uno dei ruoli previsti, è necessario partecipare ai concorsi dedicati che stabiliscono le graduatorie. Gli elenchi sono divisi in tre tipologie:
- prima fascia. Si tratta di candidati presenti nelle liste provinciali permanenti da 24 mesi, secondo l’articolo 554 del Decreto legislativo 297 del 1994);
- seconda fascia. Sono i candidati inseriti all’interno:
- delle graduatorie provinciali di collaboratore scolastico a esaurimento;
- negli elenchi provinciali a esaurimento di:
- assistente amministrativo;
- assistente tecnico;
- cuoco;
- infermiere;
- guardarobiere secondo quanti previsto dal Decreto ministeriale numero 75 del 2001;
- negli elenchi provinciali a esaurimento di addetto alle aziende agrarie, come previsto dal Decreto ministeriale numero 35 del 2004.
- terza fascia. Rientrano tutti i candidati in possesso dei titoli di accesso ai profili professionali previsti dal bando triennale che viene promulgato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).
Le graduatorie scolastiche per lavoratori ATA
Ogni istituto scolastico ha una graduatoria di istituto propria. Questi elenchi vengono usati per conferire gli incarichi a tempo determinato. Si parte prima dalla convocazione di chi è presente in prima fascia, poi si segue la seconda e infine la terza categoria.
I concorsi per diventare personale ATA vengono pubblicati in modo periodico dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nel 2024 dovrebbe arrivare un importante bando che riguarda proprio queste figure.
Ogni anno gli Uffici scolastici regionali, in base ai posti disponibili e al punteggio ottenuto in graduatoria, provvedono alle assunzioni a tempo indeterminato o determinato dei nuovi lavoratori o delle nuove lavoratrici.
Per diventare Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) invece, devi partecipare e superare con successo un apposito concorso pubblico per titoli ed esami.

FAQ sul personale ATA
Quanto guadagna il personale ATA?
Lo stipendio di chi lavora come personale ATA varia a seconda del ruolo e della posizione occupata. In genere si va tra i 1.200 e i 1.300 euro netti al mese. Lo stipendio annuo quindi si aggira intorno ai 18mila euro.
Bisogna poi considerare che esistono tanti altri fattori che possono portare a un aumento dello stipendio. È il caso, per esempio, dell’anzianità di servizio o dello svolgimento di turni straordinari.
Quante ore lavora il personale ATA?
Di norma il personale ATA deve svolgere un orario lavorativo pari a 36 ore settimanali. Il monte ore è suddiviso in sei ore continuative che sono di norma antimeridiane.
Le ore sono poi pomeridiane per chi lavora nelle istituzioni educative e nei convitti annessi agli istituti tecnici e professionali.
Che differenza c’è tra bidello e collaboratore scolastico?
La professione del collaboratore scolastico viene oggi definita e racchiusa nella categoria del personale ATA. Esistono differenze con il ruolo di bidello? Assolutamente no.
Il termine bidello infatti, non è altro che quello che veniva usato anni fa per identificare questa figura professionale.
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