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Personale ATA part time

Personale ATA part time: come funziona la trasformazione del rapporto di lavoro in part time, chi può richiederlo e quando?

di Carmine Roca

Ottobre 2023

Oggi vi parliamo di personale ATA part time: come funziona il contratto a tempo parziale per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo? (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Personale ATA part time: chi può chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro?

Con il contratto di lavoro part time, il dipendente sottoscrive un accordo che prevede una riduzione dell’orario di lavoro rispetto a quello ordinario, a tempo pieno.

La possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale è consentito al personale ATA con contratto a tempo indeterminato, che abbiano superato il periodo di prova alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande.

È possibile trasformare il rapporto di lavoro dal 1° settembre di ogni anno.

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Contratto part time: le diverse tipologie di trasformazione

Il part time può essere autorizzato per uno o due anni scolastici e viene definito temporaneo (18, 21, 24 o 30 ore settimanali), oppure può essere non temporaneo, ma è riservato ai dipendenti disabili, invalidi civili con una percentuale di invalidità superiore al 46% o equiparata per altri tipi di invalidità e ai soggetti a malattie gravi e croniche (18, 21, 24 o 30 ore settimanali).

Il part time può essere pure pluriennale quando viene autorizzato per la durata di 5 anni scolastici e si configura come un anno di riposo a fronte di 4 anni scolastici con rapporto di lavoro a tempo pieno (36 ore a settimana). La possibilità è concessa soltanto al personale ATA con contratto di lavoro a tempo indeterminato e un’anzianità di servizio 10 anni.

Contratto part time: i limiti di trasformazione

Le trasformazioni del rapporto di lavoro sono consentite fino al 18% dell’organico provinciale e del 25% dell’organico assegnato ad ogni istituzione scolastica. Oppure fino al 6% del limite massimo stabilito è destinato alle trasformazioni non temporanee.

La restante percentuale è ripartita in due terzi per le trasformazioni annuali ed un terzo per le trasformazioni biennali.

I posti disponibili sono nel limite del 18% della dotazione organica complessiva del personale ATA a tempo pieno alla data del 1° gennaio dell’anno precedente a quello di riferimento, sempre nel rispetto del limite del 25% di unità part time per singola istituzione scolastica.

In caso di posti insufficienti a soddisfare tutte le richieste, la graduatoria per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale è formata sulla base di titoli e punteggi stabiliti dagli articoli 8 e 9 del CCDP dell’11 marzo 2014.

Contratto part time: quali sono?

Al personale ATA è consentita la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale (18, 21, 24 e 30 ore settimanali) di tipo:

Il numero di mesi all’anno di seguito indicati:

Gli anni di servizio prestati con rapporto di lavoro a tempo parziale sono considerati per intero ai fini dell’acquisizione del diritto alla pensione, mentre ai fini economici sono calcolati in proporzione alla prestazione lavorativa svolta.

Personale ATA part time
Personale ATA part time: in foto un collaboratore scolastico in servizio.

Faq sul personale ATA

Quanto guadagna il personale ATA?

Lo stipendio di chi lavora come personale ATA varia a seconda del ruolo e della posizione occupata. In genere si va tra i 1.200 e i 1.300 euro netti al mese. Lo stipendio annuo quindi si aggira intorno ai 18mila euro.

Bisogna poi considerare che esistono tanti altri fattori che possono portare a un aumento dello stipendio. È il caso, per esempio, dell’anzianità di servizio o dello svolgimento di turni straordinari.

Quante ore lavora il personale ATA?

Di norma il personale ATA deve svolgere un orario lavorativo pari a 36 ore settimanali. Il monte ore è suddiviso in sei ore continuative che sono di norma antimeridiane.

Le ore sono poi pomeridiane per chi lavora nelle istituzioni educative e nei convitti annessi agli istituti tecnici e professionali.

Che differenza c’è tra bidello e collaboratore scolastico?

La professione del collaboratore scolastico viene oggi definita e racchiusa nella categoria del personale ATA. Esistono differenze con il ruolo di bidello? Assolutamente no. Il termine bidello infatti, non è altro che quello che veniva usato anni fa per identificare questa figura professionale.

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