Professioni sanitarie senza laurea: vediamo quali sono, la formazione e le competenze necessarie e a quanto ammonta lo stipendio (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Professioni sanitarie senza laurea: Operatore Socio Sanitario (OSS)
In campo sanitario, le lauree (specialistiche o triennali) sono richieste quasi sempre, anche per mansioni che sono ritenute più tecniche.
Esistono però attività che, anche svolgendosi nello stesso ambito, non prevedono obbligatoriamente un titolo di studio universitario.
Potrebbe interessarti un articolo che spiega chi deve pagare i corsi di formazione obbligatoria; abbiamo visto anche cosa potrebbe cambiare per i medici di famiglie (che sono sempre meno).
Una delle professioni sanitarie senza laurea più richieste è quella dell’Operatore Socio Sanitario, meglio noto come OSS.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.
Cosa fa l’OSS?
L’OSS si dedica a soddisfare i bisogni fondamentali dell’individuo, sia in un contesto sociale che sanitario. Ha il compito di promuovere il benessere dell’utente, favorire la sua autonomia e facilitare l’integrazione sociale.
L’operatore socio sanitario svolge un ruolo di estrema importanza, non solo per i pazienti, ma anche per gli altri operatori sanitari all’interno della medesima struttura.
Proprio per questo, una delle responsabilità principali dell’operatore o dell’operatrice socio sanitaria è quella di misurare periodicamente i valori dei suoi pazienti, identificando quelli più critici da monitorare con maggiore attenzione.
Requisiti di un OSS
Un operatore socio sanitario competente ha diversi prerequisiti da soddisfare per svolgere efficacemente le mansioni che gli competono.
L’empatia è sicuramente un fattore chiave da considerare. I pazienti all’interno della struttura ospedaliera non sempre si trovano in uno stato psicologico sereno. Il compito dell’OSS è quello di calarsi nei panni del degente, assistendolo nel migliore dei modi per far sì che possa ritrovare un equilibrio.
I pazienti, indipendentemente dalle loro condizioni, cercano supporto dagli operatori sanitari. Questo supporto può essere veicolato efficacemente attraverso le abilità comunicative dell’operatore socio sanitario. Quest’ultimo, infatti, svolge un ruolo di mediazione verbale cruciale sia tra lui e i pazienti, sia tra i pazienti e gli altri operatori sanitari.
La risoluzione dei problemi rappresenta un aspetto molto importante da considerare. Sul posto di lavoro, le situazioni possono non sempre essere serene. Possono presentarsi ostacoli, sia gravi che superficiali. È compito dell’operatrice socio sanitaria affrontarli e risolverli nel modo migliore.
L’OSS deve saper spingere i propri limiti ed esercitare la propria pazienza. È inevitabile che le figure professionali all’interno delle strutture di riabilitazione saranno esposte a situazioni stressanti. Oltre a gestire l’emotività dei pazienti, l’operatore socio sanitario deve saper gestire la propria pressione emotiva.
Come diventare OSS?
Per avviare un percorso nel settore sanitario come OSS, è fondamentale che l’aspirante disponga almeno di un diploma di scuola superiore, con preferenza per l’indirizzo socio sanitario. Questo elemento, infatti, fornisce al futuro operatore una base di conoscenze solida per affrontare eventuali esami o tirocini necessari successivamente.
Dopo l’ottenimento del diploma di scuola superiore, l’operatore socio sanitario è tenuto a seguire un corso, generalmente di mille ore di formazione. Il costo dell’iscrizione può variare in base all’ente che organizza il corso e determina la modalità didattica.
Le ore formative si distribuiscono tra lezioni teoriche, periodi di pratica e il restante tempo viene dedicato al tirocinio formativo, che si svolge in strutture ospedaliere pubbliche o private. La partecipazione a questi corsi di formazione è obbligatoria e richiede la presenza in aula per almeno il 90% del tempo per ottenere la qualifica di operatore socio sanitario.
Quanto si guadagna?
Un operatore socio sanitario percepisce in media 1.174 euro al mese. Questa cifra può subire variazioni in funzione dell’esperienza acquisita, della località e della struttura in cui l’operatore sanitario presterà il suo servizio (qui trovi il contratto collettivo nazionale di lavoro).
Professioni mediche senza laurea: Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO)
L’ASO è una figura professionale di grande importanza che si occupa di una serie di attività, che vanno da quelle operative a quelle amministrative e di organizzazione.
Costituendo un elemento chiave nel team odontoiatrico, l’ASO diventa un punto di riferimento cruciale per il paziente, con il quale spesso si crea un legame di fiducia.
L’ASO deve disporre di competenze sia personali che professionali rilevanti:
- capacità relazionali e psicologiche, necessarie per gestire l’interazione con il paziente;
- abilità organizzative e informatiche, fondamentali per la gestione dell’agenda degli appuntamenti e l’attuazione delle attività amministrative;
- competenze tecniche e operative, indispensabili per allestire l’area di intervento clinico e assistere l’odontoiatra durante l’esecuzione delle prestazioni mediche.
L’ASO svolge un ruolo fondamentale nel supportare il paziente durante il suo percorso nello studio odontoiatrico e nell’assistere l’odontoiatra nelle fasi di intervento. Le sue competenze vanno oltre la semplice assistenza, coinvolgendo anche la gestione quotidiana dello studio.
Nel dettaglio, l’ASO:
- si dedica all’accoglienza del paziente, gestisce la relazione durante l’intero percorso di cura e fornisce il suo sostegno fino al momento della conclusione;
- è responsabile della strumentazione dello studio, del suo riordino, della sterilizzazione e della preparazione per gli interventi;
- organizza l’agenda degli appuntamenti, si occupa delle pratiche amministrative relative all’accoglienza e alle dimissioni dei pazienti, controlla e aggiorna gli archivi;
- mantiene rapporti con fornitori e collaboratori esterni;
- allestisce l’area di intervento clinico e tutto ciò che è necessario secondo le linee operative stabilite dai professionisti sanitari.
Come si diventa?
Per aspirare alla professione di Assistente di Studio Odontoiatrico, è necessario completare un corso di qualificazione professionale specifico, offerto da enti di formazione riconosciuti. Questo corso ha una durata totale di 700 ore:
- 300 ore sono dedicate a lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche,
- 400 ore sono riservate al tirocinio.
Per poter accedere all’esame finale, è indispensabile aver frequentato almeno il 90% delle ore totali previste. Dopo aver superato l’esame conclusivo, verrà rilasciato l’Attestato di Qualifica professionale di Assistente di Studio Odontoiatrico, che ha validità in tutto il territorio nazionale e consente la partecipazione a Concorsi Pubblici.
Quanto guadagna?
Il CCNL prevede una paga di circa 1450 euro al mese per le assistenti di studio odontoiatrico inquadrate al quarto livello contrattuale, fino ad arrivare a circa 1600 euro al mese per le assistenti inquadrate al secondo livello.
Professioni sanitarie senza laurea: Assistente Fisioterapista
Sotto l’orientamento di un fisioterapista, l’assistente fisioterapista svolge un’ampia gamma di attività di cura del paziente, che includono l’esecuzione di test, le valutazioni e la partecipazione a procedure complesse.
Collaboreranno con gli altri membri del team di riabilitazione per mettere in pratica il percorso di cura concordato per ogni singolo paziente. Hanno inoltre il compito di garantire la corretta esecuzione del programma di trattamento del reparto, delle procedure cliniche e della documentazione di fatturazione per ciascuno dei loro pazienti. L’assistente del fisioterapista, sotto la supervisione del fisioterapista, collaborerà con i familiari e i tutori del paziente, fornendo loro indicazioni sul piano di trattamento e su come applicarlo nell’ambiente domestico.
Come si diventa?
La base di partenza è un diploma di scuola superiore, completato da una licenza di assistente fisioterapista e da una certificazione valida di RPC e di pronto soccorso.
Quanto guadagna?
Un Assistente Fisioterapista percepisce generalmente tra 1.100 euro e 1.817 euro lordi al mese.
Professioni sanitarie senza laurea: Massofisioterapista
Chiunque sia interessato a operare nel settore sanitario e del benessere potrebbe considerare la professione del massofisioterapista. Questa figura professionale opera all’interno dell’ambito sanitario e non richiede una laurea per esercitare.
Competenze
Il massofisioterapista si dedica al trattamento di patologie e disturbi muscolo-scheletrici quali contratture, distorsioni, stiramenti e strappi muscolari attraverso manipolazioni manuali. Il suo intervento può essere di supporto anche nella terapia di scoliosi ed ernia del disco, oltre che come strumento di prevenzione e mantenimento della salute. Questo professionista interviene sotto prescrizione medica e utilizza tecniche come la ginnastica correttiva, le manipolazioni vertebrali e la rieducazione posturale.
Come si diventa
Il posizionamento legale del massofisioterapista differisce da quello delle altre Professioni Sanitarie, dato che questo professionista non segue un percorso di studi universitari e non ottiene una laurea. Piuttosto, frequenta corsi specializzati in Massofisioterapia, della durata di due o tre anni, offerti dalla propria Regione di residenza, che gli permettono di operare come esperto in massaggi terapeutici.
Questi corsi prevedono un itinerario formativo che comprende pratiche di massaggio e apprendimento teorico attraverso diverse materie di studio.
Alla fine del percorso, l’allievo acquisisce le competenze operative più adeguate, non solo relative alla tecnica dei massaggi, ma anche alla riabilitazione psico-fisica e motoria. Il percorso include infatti un tirocinio presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate.
Nonostante le numerose differenze imposte dalla professione, chi desidera seguire questa carriera può iniziare con una preparazione di base, includendo corsi di massaggio base e massaggio sportivo, che costituiranno il fondamento per un ulteriore approfondimento del percorso formativo.
Le materie e le discipline principali affrontate a livello teorico-pratico comprendono:
- metodologia della massofisioterapia;
- patologie della mobilità;
- patologia generale;
- patologia medica e chirurgica;
- traumatologia;
- ortopedia, anatomia;
- igiene, fisica;
- legislazione del settore;
- psicologia;
- farmacologia;
- terapie strumentali;
- dermatologia;
- chinesiologia;
- tecniche di primo soccorso.
Il corso per diventare massofisioterapista ha una durata totale di 2250 ore suddivise in tre anni e termina con un esame finale e il rilascio del diploma, firmato dal Presidente della Commissione e dal rappresentante della Regione.
Alcuni corsi regionali permettono di acquisire ulteriori competenze specialistiche immediatamente utilizzabili nel mondo del lavoro, come ad esempio i corsi in collaborazione con la Federazione Nazionale di Pesistica (FIPE) del CONI, che offrono l’accesso alle qualifiche di Personal Trainer di primo livello con il riconoscimento dei crediti formativi.
Competenze
La professione di massaggiatore-massofisioterapista implica l’applicazione di massaggi terapeutici, igienici, connettivali e sportivi, in base alle indicazioni fornite dal medico competente, utilizzando diverse tecniche. Questa professione ha radici storiche profonde, poiché l’unione di metodi di massoterapia e fisioterapia ha contribuito a formare la disciplina della Massofisioterapia come la intendiamo oggi.
In generale, il massofisioterapista effettua trattamenti focalizzati sul massaggio in varie aree del corpo, seguendo le prescrizioni del medico, con l’obiettivo di migliorare la postura, le funzioni biologiche, lo stato psico-fisico, e la condizione della muscolatura e dell’apparato muscolo-scheletrico. Infatti, la manipolazione dei muscoli e del tessuto connettivo costituisce l’attività fondamentale del massofisioterapista.
Più specificamente, un massofisioterapista offre i seguenti servizi:
- correzione posturale;
- preparazione fisica;
- elettrostimolazione;
- tecarterapia, utilizzata sia come trattamento intensivo per la completa risoluzione di un problema e come misura di prevenzione, sia per il mantenimento di uno stato di benessere generale;
- terapia manuale;
- riabilitazione post-chirurgica;
- massoterapia.
Percorso formativo
L’iter formativo per diventare massofisioterapista ha sollevato numerose discussioni a livello normativo e, in base all’anno di rilascio del diploma, la questione subisce notevoli variazioni.
Ci sono diplomi triennali che equiparano il massofisioterapista al fisioterapista. Questi includono i diplomi rilasciati entro marzo 1999, quando è stato istituito il corso di Laurea in Fisioterapia, che riguardano quindi una generazione diversa da quella attuale, così come il diploma biennale che era previsto per chi si è diplomato entro il 1999, attraverso corsi statali o autorizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione, e che prevedono l’equivalenza con il diploma di fisioterapista tramite l’acquisizione di crediti formativi universitari integrativi.
In sintesi, il fisioterapista è chi ha conseguito una laurea triennale in Fisioterapia che abilita all’esercizio della professione, mentre il massofisioterapista consegue un diploma attraverso corsi regionali o professionali. Inizialmente, questo diploma non consentiva l’accesso ai corsi di conversione creditizia in fisioterapia, ma successivamente, con una sentenza dell’aprile 2017, il consiglio di giustizia amministrativa ha confermato una posizione secondo cui i diplomati in massofisioterapia possono iscriversi al terzo anno del corso di Fisioterapia, senza dover sostenere un test di accesso.
Per quanto riguarda la formazione e il riconoscimento della sua professionalità, è necessario fare riferimento alla normativa vigente, che in alcuni casi, come già detto, equipara questa figura a quella del fisioterapista, a seconda dell’anno di ottenimento del diploma:
- il massofisioterapista con diploma triennale conseguito, in base alla legge del 19 maggio 1971, n. 403, diplomatosi entro il 17 marzo 1999 tramite corsi statali o autorizzati dal Ministero iniziati entro il 31 dicembre 1995, gode dell’equipollenza automatica con il diploma del fisioterapista ed è, legalmente, un fisioterapista;
- il massofisioterapista con diploma biennale ottenuto in base alla medesima legge e diplomatosi anch’egli entro il 17 marzo 1999 grazie a corsi statali o autorizzati dal Ministero iniziati entro il 31 dicembre 1995, può ottenere l’equivalenza al fisioterapista, anche attraverso l’acquisizione di crediti formativi universitari integrativi. Anche in questo caso, legalmente, è un fisioterapista;
- il massaggiatore-massofisioterapista che si è formato dopo il 1999 attraverso corsi di formazione erogati da istituti privati autorizzati dalla Regione e iniziati dopo il 31 dicembre 1995, viene invece definito un “operatore di interesse sanitario” e, quindi, non rientra nelle Professioni Sanitarie incluse nell’elenco degli “operatori sanitari” stilato dal Ministero della Salute. L’attestato di qualifica ottenuto da questa figura non è, quindi, assimilabile per legge ai titoli di studio e di abilitazione del personale delle Professioni Sanitarie (tra cui il fisioterapista) e non permette l’accesso a percorsi accademici di conversione.
Professioni sanitarie senza laurea: segretaria di studio medico
La segretaria di uno studio medico rappresenta un ruolo fondamentale che si occupa dell’accoglienza dei pazienti al loro arrivo presso lo studio, fornendo loro indicazioni su come procedere o riguardo le prenotazioni degli appuntamenti. Questo ruolo è paragonabile a quello di un receptionist nelle strutture alberghiere, pertanto è necessario che sia una persona predisposta al contatto con il pubblico.
Cosa fa?
Ma la figura di una segretaria di uno studio medico svolge compiti molto più ampi e articolati. Ecco un elenco delle sue principali responsabilità:
- accoglienza e gestione della sala d’attesa;
- gestione della corrispondenza cartacea e delle e-mail;
- organizzazione e fissazione degli appuntamenti;
- creazione delle cartelle cliniche e stesura dei documenti;
- gestione delle entrate;
- utilizzo di software specifici, motori di ricerca e inserimento dati nel sistema gestionale;
- pianificazione degli ordini di medicinali e apparecchiature;
- interazione con fornitori e rappresentanti di aziende farmaceutiche.
In alcuni studi dentistici più piccoli, queste mansioni possono essere assegnate all’assistente alla poltrona, ma di norma dovrebbero essere svolte dal personale di segreteria.
Come si diventa
Per diventare segretaria di studio medico, vista l’ampia gamma di responsabilità, è necessario acquisire una serie di competenze specifiche. Come si possono acquisire queste competenze?
Il percorso per diventare segretaria di studio medico è abbastanza semplice: basta seguire un corso di formazione professionale offerto da enti accreditati. Questi corsi solitamente durano 220 ore, divise tra 110 ore di lezioni teoriche e 110 ore di stage, a volte retribuito, presso strutture ambulatoriali o ospedaliere. Durante le lezioni, studierai materie come la legislazione sanitaria, la comunicazione, l’economia aziendale e l’amministrazione, essenziali per la parte gestionale del lavoro. Inoltre, studierai materie come la biologia, la farmacologia e, ovviamente, la terminologia medica, essendo all’interno di un ambiente altamente specializzato.
Questi corsi per diventare segretaria di studio medico sono disponibili in tutto il territorio nazionale.
Un aspetto da sottolineare è l’accessibilità di questi corsi: spesso l’unico requisito richiesto è l’assolvimento dell’obbligo scolastico, ovvero il possesso della licenza media.
Tuttavia, è consigliabile ottenere un diploma di scuola superiore, poiché oggi rappresenta una base essenziale per molti percorsi.
Quali sono le competenze?
Le competenze richieste per diventare segretaria di uno studio medico sono numerose e si dividono in competenze tecniche e trasversali.
Le principali competenze tecniche includono:
- uso del computer, dei sistemi di backup e dei sistemi gestionali;
- gestione delle telefonate;
- conoscenza della contabilità aziendale;
- conoscenza e utilizzo dei sistemi di home banking;
- utilizzo dei principali sistemi operativi;
- conoscenza e uso del linguaggio medico;
- compilazione, gestione e archiviazione delle cartelle cliniche.
Mentre le principali competenze trasversali sono:
- Abilità comunicative e capacità di ascolto: naturalmente, il rapporto con il pubblico e l’ascolto attento delle sue esigenze sono essenziali per una segretaria. Un buon livello di empatia è fondamentale in questo lavoro.
- Capacità di organizzazione e gestione: la maggior parte delle mansioni prevedono la gestione di qualcosa.
- Capacità di risolvere problemi e gestire le crisi: in un contesto come questo, le emergenze o i problemi possono arrivare all’improvviso, e indovina a chi tutti si rivolgeranno per una soluzione tempestiva.
- Discrezione: rispettare il segreto professionale è importante per la dignità della persona.
- Capacità di collaborare: non si tratta di lavorare in team nel senso stretto del termine, ma il contesto in cui ti troverai richiederà la collaborazione tra diversi professionisti, il cui lavoro è complementare. Questo significa che dovrai saper ascoltare, comunicare e rispettare il lavoro di tutti, e assicurarti che gli altri facciano lo stesso con te.
- Conoscenza dell’inglese: devi saperlo abbastanza da non dover cercare ogni parola su internet. Ricorda che lavorerai principalmente al computer, e che il mondo digitale parla principalmente inglese.
Quanto guadagna
Il ruolo della segretaria di uno studio medico è posizionato come impiegato negli studi professionali con un contratto di lavoro di tipo subordinato. Stipulando tale contratto, il guadagno orario si attesta sui 10 euro lordi, portando uno stipendio mensile che oscilla tra i 1200 e i 1600 euro lordi.
Per essere più precisi, una segretaria priva di esperienza percepirà approssimativamente 1000 euro netti al mese, mentre con un’esperienza compresa tra i 5 e i 10 anni, il guadagno mensile salirà a 1300 euro netti. Per una segretaria di studio medico con oltre 10 anni di esperienza, lo stipendio mensile è di circa 1500 euro netti.
Le condizioni contrattuali prevedono 14 mensilità e 26 giorni di ferie annui, oltre alla possibilità di un impiego a tempo pieno di 40 ore settimanali (5 o 6 giorni a settimana) oppure part-time.
A volte, si sceglie di stipulare un contratto di collaborazione occasionale, mentre non è naturalmente possibile operare come libera professionista.

Faq (domande e risposte)
Cos’è un Operatore Socio Sanitario (OSS)?
L’Operatore Socio Sanitario, o OSS, è una professione sanitaria senza laurea che si dedica a soddisfare i bisogni fondamentali dell’individuo, sia in contesto sociale che sanitario. L’OSS ha un ruolo fondamentale nell’assistenza ai pazienti e nell’integrazione sociale.
Quali sono i requisiti di un OSS?
L’OSS deve possedere una serie di requisiti tra cui empatia, abilità comunicative e capacità di risoluzione dei problemi. L’operatore socio sanitario deve anche essere in grado di gestire situazioni stressanti e pressioni emotive, mantenendo un approccio paziente ed empatico.
Come si diventa OSS?
Per diventare un OSS, è necessario avere un diploma di scuola superiore, preferibilmente in un indirizzo socio sanitario. Dopo il diploma, si deve seguire un corso di formazione specifico di circa mille ore, che include lezioni teoriche, periodi di pratica e tirocinio in strutture ospedaliere.
Quanto guadagna in media un OSS?
Un OSS guadagna in media 1.174 euro al mese. Questa cifra può variare a seconda dell’esperienza, della località e della struttura sanitaria in cui l’operatore svolge il proprio servizio.
Cos’è un Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO)?
L’ASO è una figura professionale chiave nel team odontoiatrico. Si occupa di attività operative, amministrative e di organizzazione, e rappresenta un punto di riferimento per il paziente.
Quali sono le competenze di un ASO?
Le competenze di un ASO spaziano dalle capacità relazionali e psicologiche, utili per gestire l’interazione con il paziente, alle abilità organizzative e informatiche per la gestione dell’agenda e delle attività amministrative. Inoltre, l’ASO deve avere competenze tecniche per assistere l’odontoiatra durante le prestazioni mediche.
Che ruolo svolge l’ASO all’interno dello studio odontoiatrico?
L’ASO supporta il paziente durante il suo percorso nello studio odontoiatrico e assiste l’odontoiatra nelle fasi di intervento. Gestisce inoltre l’agenda degli appuntamenti, le pratiche amministrative e il riordino e la sterilizzazione della strumentazione.
Come si diventa un ASO?
Per diventare ASO è necessario completare un corso di qualificazione professionale di 700 ore, offerto da enti di formazione riconosciuti, che comprende lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e tirocinio.
Quale formazione è necessaria per diventare ASO?
Il corso di qualificazione per ASO dura 700 ore, con 300 ore dedicate a lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, e 400 ore riservate.
Cosa fa l’Assistente Fisioterapista?
L’assistente fisioterapista opera sotto l’orientamento di un fisioterapista, svolgendo attività di cura del paziente, come l’esecuzione di test e valutazioni, e partecipando a procedure complesse. Collaborano con gli altri membri del team di riabilitazione per implementare il percorso di cura per ogni singolo paziente e garantiscono la corretta esecuzione del programma di trattamento del reparto, delle procedure cliniche e della documentazione di fatturazione. Sotto la supervisione del fisioterapista, collaborano anche con i familiari e i tutori del paziente, fornendo loro indicazioni sul piano di trattamento e su come applicarlo nell’ambiente domestico.
Come diventare un Assistente Fisioterapista?
Per diventare un assistente fisioterapista, è necessario avere un diploma di scuola superiore e una licenza di assistente fisioterapista, oltre a una certificazione valida di RPC e di pronto soccorso.
Quanto guadagna in media un Assistente Fisioterapista?
Un assistente fisioterapista percepisce generalmente un salario che oscilla tra 1.100 euro e 1.817 euro lordi al mese.
Cosa fa un massofisioterapista?
Risposta: Il massofisioterapista si dedica al trattamento di patologie e disturbi muscolo-scheletrici quali contratture, distorsioni, stiramenti e strappi muscolari attraverso manipolazioni manuali. L’ambito di intervento può estendersi alla terapia di scoliosi ed ernia del disco, alla prevenzione e al mantenimento della salute. L’intervento avviene sempre sotto prescrizione medica e include tecniche come la ginnastica correttiva, le manipolazioni vertebrali e la rieducazione posturale.
Come diventare un massofisioterapista?
Per diventare massofisioterapista non è necessario un percorso di studi universitari. Si segue invece un corso specializzato in Massofisioterapia della durata di due o tre anni, offerto dalla propria Regione di residenza. Il percorso formativo include pratiche di massaggio e apprendimento teorico di diverse materie, culminando con un tirocinio presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. Alla fine del corso, si sostiene un esame finale e si ottiene un diploma.
Che cos’è la segretaria di uno studio medico?
La segretaria di uno studio medico è una figura professionale che riveste un ruolo fondamentale nell’accoglienza dei pazienti, fornendo indicazioni su come procedere e riguardo le prenotazioni degli appuntamenti. Le sue responsabilità includono l’accoglienza e gestione della sala d’attesa, gestione della corrispondenza e delle email, organizzazione degli appuntamenti, creazione delle cartelle cliniche e stesura dei documenti, gestione delle entrate, utilizzo di software specifici e pianificazione degli ordini di medicinali e apparecchiature.
Come si diventa segretaria di uno studio medico?
Per diventare segretaria di uno studio medico, è possibile seguire un corso di formazione professionale offerto da enti accreditati. Questi corsi durano circa 220 ore, suddivise tra lezioni teoriche e stage presso strutture ambulatoriali o ospedaliere. Durante le lezioni, si studiano materie come la legislazione sanitaria, la comunicazione, l’economia aziendale, l’amministrazione, la biologia, la farmacologia e la terminologia medica.
Quali competenze sono richieste per la segretaria di uno studio medico?
Le competenze tecniche richieste per una segretaria di studio medico includono l’uso del computer, la gestione delle telefonate, la conoscenza della contabilità aziendale, l’utilizzo dei sistemi di home banking e del linguaggio medico. Inoltre, è importante avere competenze trasversali come abilità comunicative, capacità di ascolto, organizzazione, gestione dei problemi, discrezione, capacità di collaborazione e conoscenza dell’inglese.
Quanto guadagna una segretaria di uno studio medico?
Una segretaria di studio medico guadagna in media dai 1200 ai 1600 euro lordi al mese, a seconda dell’esperienza. Una segretaria senza esperienza guadagna circa 1000 euro netti al mese, mentre con un’esperienza di 5-10 anni il guadagno mensile può arrivare a 1300 euro netti. Per una segretaria con oltre 10 anni di esperienza, lo stipendio può essere di circa 1500 euro netti al mese.
Qual è la tipologia di contratto di una segretaria di uno studio medico?
Il contratto di una segretaria di uno studio medico è di tipo subordinato, con 14 mensilità e 26 giorni di ferie all’anno. La possibilità di un impiego può essere a tempo pieno di 40 ore settimanali o part-time. Talvolta può essere stipulato un contratto di collaborazione occasionale, mentre non è possibile operare come libera professionista.
Ecco i 5 articoli sul lavoro preferiti dagli utenti: