Quali pensioni sono cumulabili? Il sistema previdenziale italiano prevede la possibilità, per i beneficiari di alcuni trattamenti assistenziali e pensionistici, di riceverli entrambi. Ma bisogna prestare attenzione (scopri le ultimissime notizie sulle pensioni sempre aggiornate. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Quali pensioni sono cumulabili?
Rispondiamo subito alla domanda di questo articolo: “quali pensioni sono cumulabili?”.
I trattamenti che è possibile ricevere contemporaneamente sono:
- pensione di vecchiaia + pensione di reversibilità;
- pensione di vecchiaia + Assegno Sociale;
- Pensione Sociale + pensione di invalidità civile;
- pensione di invalidità civile + pensioni di inabilità => in questo caso è importante rientrare in una determinata soglia di reddito annuale.
Aggiungiti al gruppo WhatsApp e al canale Telegram di news sul lavoro ed entra nella community di TheWam per ricevere tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Quali pensioni non sono cumulabili?
Le normative che regolano il sistema previdenziale italiano riconoscono la presenza anche di incompatibilità tra forme pensionistiche.
In particolare, non sono cumulabili:
- pensioni di vecchiaia + pensione di invalidità, perché si tratta di trattamenti per la tutela di una situazione di bisogno, effettiva o presunta;
- pensione di vecchiaia + Quota 100, Opzione Donna o Ape Sociale.
Perché alcune pensioni sono cumulabili e altre no?
La motivazione che sta dietro alla cumulabilità o meno delle pensioni è nella categorizzazione dei singoli trattamenti previdenziali.
Questi, che di norma vengono definiti pensionistici, si dividono in realtà in:
- trattamenti assistenziali => si tratta di misure di sostegno. È il caso, per esempio, della pensione sociale o della pensione di invalidità civile;
- trattamenti prettamente pensionistici => sono dei trattamenti che l’INPS eroga. Alcuni esempi sono il trattamento di pensione di vecchiaia, la pensione anticipata, la pensione ottenuta con Quota 100 oppure quella raggiunta con Opzione Donna e Ape Sociale.
Non esiste a livello nazionale una normativa universale che definisce i criteri per la cumulabilità o meno delle pensioni. Il tutto dipende dai singoli casi che abbiamo riassunto nel seguente schema per una migliore consultazione:
Pensioni cumulabili | Pensioni non cumulabili |
---|---|
Pensione di vecchiaia + pensione di reversibilità | Pensioni di vecchiaia + pensione di invalidità |
Pensione di vecchiaia + assegno sociale | Pensione di vecchiaia + Quota 100, Opzione Donna o Ape Sociale |
Pensione sociale + pensione di invalidità civile | Pensione di inabilità + redditi da lavoro autonomo e dipendente |
Pensione di invalidità civile + pensioni di inabilità |
Quali sono i requisiti per cumulare le pensioni?
Nonostante la normativa italiana preveda che alcuni trattamenti pensionistici si possano cumulare tra loro, per riceverli entrambi bisogna rispettare dei requisiti ben definiti.
Al raggiungimento di determinate soglie reddituali, per esempio, alcune pensioni non vengono erogate per la totalità del loro importo ma solo in parte.
È il caso della pensione di vecchiaia e della pensione di reversibilità.
L’importo di questo provvedimento resta uguale se chi lo percepisce ha redditi entro i 20.007,39 euro l’anno.
La normativa riconosce poi una serie di riduzioni:
- del 25 per cento => per coloro che percepiscono redditi che superano tre volte la pensione minima;
- del 40 per cento => per chi ottiene redditi superiori di quattro volte la quota minima;
- pari al 50 per cento => per i cittadini che registrano entrate reddituali pari a cinque volte il valore della pensione minima.
A seguito dell’ultima legge di bilancio, la prima del governo Meloni, l’importo della pensione minima è stato portato a 571,60 euro, lo scorso anno era pari 525,38 euro. Questo valore diventa pari a 600 euro per i cittadini che hanno più di 75 anni.
Diverso, invece, è il caso della cumulabilità della pensione di vecchiaia con la pensione sociale. Quest’ultimo trattamento può essere ricevuto insieme al primo, solo se i soggetti coniugati che lo percepiscono abbiano un reddito annuo familiare entro gli 11.649,82 euro.
Fondo pensione: è davvero un’opportunità?
Dopo aver visto quali pensioni sono cumulabili e quali no, restiamo sul tema dei trattamenti previdenziali e approfondiamo cos’è un fondo pensione e perché può essere un’opportunità per tutti.
Si tratta di uno strumento che consente ai cittadini di mettere da parte dei soldi che vengono investiti dal gestore del piano. Questo importo, compreso il rendimento derivato dal piano, viene poi usato in futuro come integrazione alla pensione.
I fondi possono essere:
- chiusi => destinati a specifiche categorie di lavoratori. Ogni contratto nazionale di lavoro (CCNL) ha un fondo chiuso dedicato;
- aperti => destinati sia a lavoratori autonomi o di impresa, sia lavoratori dipendenti.
Per aderire al fondo pensione aperto bisogna stilare un piano dedicato con appositi gestori. Vanno eseguiti dei versamenti durante tutto il periodo di attivazione. L’importo, la frequenza e gli altri dettagli sul piano, saranno scelti all’atto della sottoscrizione del piano.
Il calcolo del rendimento del fondo pensione varia a seconda della tipologia di piano di investimento siglato. È la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) che fissa le variabili di calcolo per la stima dei guadagni che è possibile ottenere in appositi schemi:
La stessa procedura viene seguita per l’ottenimento dell’indicatore sintetico dei costi (ISC). Questo dato definisce qual è il costo annuale del fondo sottoscritto.

Faq sulla cumulabilità delle pensioni
Come funziona il cumulo della pensione con il lavoro dipendente?
Il cumulo della pensione con il lavoro dipendente è possibile in determinate circostanze. Quando si raggiunge l’età pensionabile e si continua a lavorare come dipendenti, è possibile cumulare la pensione con lo stipendio. Questo significa che si può continuare a percepire la pensione mentre si continua a lavorare.
Cosa significa “pensione minima 2023”?
La “pensione minima 2023” è un termine che si riferisce all’importo minimo che una persona può ricevere come pensione nel corso dell’anno 2023 (571,60 euro ndr). Questo importo viene stabilito dalle normative vigenti e può variare a seconda di diversi fattori, come l’anzianità contributiva e l’importo dei contributi versati nel corso della vita lavorativa. L’obiettivo della pensione minima è garantire un sostegno economico adeguato a coloro che hanno diritto alla pensione.
Cosa significa che la pensione quota non è cumulabile coi redditi?
Quando si parla di “pensione quota non cumulabile coi redditi” si fa riferimento a una specifica tipologia di pensione. La pensione quota è una forma di pensione anticipata che permette di andare in pensione prima di raggiungere l’età pensionabile. Tuttavia, in questo caso, il beneficiario non può cumulare il reddito derivante da un’attività lavorativa con l’importo della pensione quota. In pratica, se si decide di beneficiare della pensione quota, si dovrà rinunciare a continuare a lavorare e guadagnare un reddito aggiuntivo.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni: