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Indice
Quanto guadagna un arbitro: tabelle degli stipendi
Lo “stipendio” di un arbitro si divide in due parti, una che riguarda la cessione dei diritti d’immagine e viene definita annualmente da un contratto, e un’altra relativa al compenso percepito per ogni partita arbitrata. A questi introiti si aggiungono i rimborsi di spesa, le indennità di trasferta e altri premi che possono scattare.
Ovviamente, le cifre variano in base ad una serie di fattori come l’anzianità di servizio e la Lega dove si arbitra. Per esempio è ovvio che arbitrare in Serie A renda di più che in sere B, ma il compenso più alto lo ricevono i professionisti che arbitrano competizioni internazionali come la Champions League.
La rivista Calcio e Finanza ha di recente reso noto qual è il compenso degli arbitri per la stagione di calcio 2022/2023. Nei paragrafi seguenti vedremo proprio le tabelle con i compensi di un arbitro di calcio, se poi non vi interessa questo sport potreste trovare interessante l’articolo di thewam.net dedicato a quanto guadagna un arbitro di basket NBA.
Compensi per la cessione dei diritti d’immagine
Nella tabella seguente riportiamo i compensi degli arbitri di Serie A e Serie B per la stagione 2022/2023, relativi alla cessione dei diritti d’immagine, in base alle informazioni fornite da Calcio e Finanza.
Compenso annuo per gli arbitri | Compenso annuo per gli assistenti | |
I anno di servizio | 20.000 euro | 7.000 euro |
da 0 a 50 gare | 30.000 euro | 10.000 euro |
oltre 50 gare | 60.000 euro | 20.000 euro |
lista FIFA ed ex FIFA | 90.000 euro | 27.000 euro |
Compenso annuo VAR | Compenso annuo AVAR | |
dal I al II anno di servizio | 12.000 euro | 4.000 euro |
dal IV anno di servizio | 24.000 euro | 8.000 euro |
lista FIFA | 30.000 euro | 10.000 euro |
Compensi per partita arbitrata
Qui sotto trovate invece la tabella dei compensi per partita arbitrata, percepiti dagli arbitri nella stagione 2022/2023 e nelle diverse Leghe e competizioni. La nostra fonte è sempre la rivista Calcio e Finanza, per i dati sulle competizioni internazionali si fa riferimento all’articolo sugli stipendi degli arbitri in Champions League.
Serie A Supercoppa Italiana Playoff/Playout Serie B | Serie B | Coppa Italia (Turni preliminari) | Coppa Italia (Ottavi e Quarti) | Coppa Italia (Semifinali e Finale) | Champions League (Turni preliminari e Ottavi) | Champions League (Quarti, Semifinali e Finale) | |
Arbitro | 4.000 euro | 2.000 euro | 1.200 euro | 2.000 euro | 4.000 euro | – 2.700 euro (First) – 5.000 euro (Élite) | – 3.700 euro (First) – 6.000 euro (Élite) |
Assistente | 1.400 euro | 700 euro | 400 euro | 700 euro | 1.400 euro | – 810 euro (First) – 1.500 euro (Élite) | – 1.100 euro (First) – 1.800 euro (Élite) |
Quarto Uomo | 500 euro | 200 euro | 100 euro | 200 euro | 500 euro | – 405 euro (First) – 750 euro (Élite) | – 1.100 euro (First) – 1.800 euro (Élite) |
VAR | 1.700 euro | 800 euro | 500 euro | 800 euro | 1.700 euro | – | – |
AVAR | 800 euro | 400 euro | 250 euro | 400 euro | 800 euro | – | – |
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Quanto guadagna un arbitro e come si diventa: iscriversi al corso
Dopo aver visto quanto guadagna un arbitro professionista, passiamo a vedere come si fa a diventarlo.
Per diventare arbitri è necessario iscriversi e partecipare ad un corso, che si tiene praticamente in tutte le città italiane. Per avere informazioni potete consultare il sito della vostra sede territoriale dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri).
In alternativa l’Aia ha attivato la piattaforma #DiventArbitro, qui basta compilare un modulo, per essere ricontattati e ricevere tutte le informazioni su come partecipare al corso nella propria città.

Il corso è gratuito e l’iscrizione è possibile dai 14 ai 40 anni d’età, ma ricordiamo che il doppio tesseramento FIGC (cioè come calciatore e arbitro) è ammesso solo fino al 18esimo anno di età. In parole povere, se diventate arbitri e siete maggiorenni non potete essere tesserati anche alla FIGC come calciatori.
Il corso ha una durata media di 2 mesi e verte su tematiche specifiche: il regolamento del gioco del calcio, la preparazione atletica, elementi di medicina ed alimentazione complementari alla pratica sportiva.
Al termine del corso sarà però necessario superare delle prove d’esame per diventare arbitro, di cui parleremo approfonditamente nel paragrafo successivo.
Quanto guadagna un arbitro e come si diventa: in cosa consiste l’esame
Non ci sono costi da sostenere per l’esame, che in genere si svolge in un solo giorno presso la sede dove si è svolto il corso e consiste in: 2 prove scritte (un tema su argomento scelto dalla commissione ed i quiz tecnici) e 1 prova orale.
Per partecipare all’esame sono necessari i seguenti documenti, ma lo ripetiamo non c’è nessun costo di iscrizione o di altro tipo:
- certificato medico AGONISTICO (sarà rilasciata la richiesta dopo il superamento dell’esame nel caso in cui non se ne sia già in possesso);
- fotocopia di un documento di identità fronte e retro;
- fotocopia del Codice Fiscale;
- 3 foto formato tessera;
- per i soli minorenni, fotocopia fronte e retro di un documento di identità di un genitore.
Quanto guadagna un arbitro e come si diventa: cosa succede dopo l’esame
Dopo aver superato l’esame si ottiene il tesseramento alla FIGC come arbitro e si riceve (gratis) anche la divisa, il taccuino ed il fischietto, mentre le scarpe da calcio non sono fornite in dotazione.
Dopo un po’ di tempo si riceve anche la tessera Federale, con cui si ha l’accesso gratuito a tutti gli stadi nazionali per le manifestazioni calcistiche organizzate dalla FIGC.
Una volta tesserati si dovranno passare dei test atletici, che possono essere ripetuti se non vengono superati, e da questi dipenderà anche in quale lista arbitrale si verrà inseriti. Ad ogni modo, una volta tesserati alla FIGC come arbitri si è tecnicamente designabili per arbitrare un incontro di calcio.
Scopri la pagina dedicata alle offerte di lavoro e ai diritti dei lavoratori.