Reperibilità visite fiscali nel pubblico ridotta a 4 ore. L’intervento del Tar del Lazio ha stabilito che non è legittima la differenza tra pubblico e privato. Infatti, nel privato l’obbligo di reperibilità per i lavoratori in malattia è di 4 ore, nel pubblico 7. Questa sentenza potrebbe ridurre anche ai dipendenti pubblici la reperibilità per le visite fiscali a 4 ore. (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Reperibilità visite fiscali nel pubblico: l’intervento del Tar
La decisione del Tar del Lazio è arrivata al termine di un lungo dibattito sulla parità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati. La sentenza ha messo in evidenza una disparità che fino a ora ha visto i dipendenti pubblici vincolati a una reperibilità più estesa, causando di fatto una condizione che i magistrati hanno considerato “decisamente più penalizzante”.
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La questione sollevata dai giudici amministrativi
Le ore di reperibilità imposte ai lavoratori pubblici, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, anche nei giorni non lavorativi e festivi, sono state messe a confronto con quelle del settore privato, molto più contenute e limitate (10:00-12:00 e 17:00-19:00). Questa diversità di trattamento ha sollevato perplessità e richiesto un adeguamento normativo.
In quest’ottica, la sentenza del Tar non solo si pone come punto di riferimento per le future regolamentazioni, ma invita anche a una riflessione più ampia sull’armonizzazione dei diritti e doveri dei lavoratori in Italia.
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La protesta dei sindacati
I sindacati si sono espressi con forza contro la disparità di trattamento tra i lavoratori del settore pubblico e quelli del privato per quanto riguarda la reperibilità durante il periodo di malattia. La UIL, in particolare, ha messo in luce come questa differenza non abbia giustificazione: la malattia dovrebbe essere trattata allo stesso modo indipendentemente dal tipo di impiego.
Conseguenze immediate della sentenza
- Gennarino De Fazio, segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria, ha evidenziato l’accoglimento delle tesi del sindacato da parte del Tar, che ha portato all’annullamento parziale del decreto ministeriale Madia-Poletti.
- Il Tar ha sottolineato che il nuovo decreto dovrà rispettare le indicazioni date dalla sentenza, senza possibilità di deroghe.
De Fazio ha assicurato che la UIL continuerà a seguire la vicenda, con la speranza di una risoluzione definitiva che non debba passare nuovamente per le aule di giustizia, ma che possa essere attuata attraverso l’azione politica e amministrativa, in conformità con le deleghe di legge.
La sentenza del TAR: uguaglianza tra pubblico e privato
Cosa dice la sentenza
Il Tar del Lazio ha dunque preso una posizione decisa sulla questione delle fasce orarie di reperibilità. Nella sentenza i giudici hanno evidenziato come la Funzione pubblica abbia mantenuto invariate le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti statali, nonostante le raccomandazioni del Consiglio di Stato. Quest’ultimo, dopo aver esaminato il decreto attuativo della riforma Madia, aveva sollevato varie osservazioni, sottolineando soprattutto la necessità di armonizzare le discipline di controllo tra i due settori.
La sentenza ha messo in luce l’inesistenza di una vera volontà legislativa di allineare le condizioni di lavoro tra pubblico e privato, sottolineando come questa discrepanza costituisca una manifesta discriminazione. È stato ribadito che le norme attuali sembrano mirare più a dissuadere l’assenza per malattia che a proteggere l’interesse pubblico, mettendo in discussione l’efficienza e l’efficacia dell’amministrazione.
Le implicazioni per i dipendenti pubblici
L’applicazione di questa sentenza potrebbe significare che la reperibilità per le visite fiscali nel pubblico impiego dovrebbe essere ridotta a sole quattro ore, come già avviene nel settore privato. Questo non solo eliminerebbe una discriminazione di lunga data ma potrebbe anche portare a un miglioramento dell’efficienza nella gestione delle assenze per malattia. Potrebbero beneficiarne sia i lavoratori che l’amministrazione.
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Quali sono le fasce orarie di reperibilità alle visite fiscali ora
Come detto queste fasce orarie al momento differiscono per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.
Visite fiscali per dipendenti pubblici e privati:
Le fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali INPS del 2023 sono le seguenti:
- Dipendenti Privati:
- Mattina: dalle 10:00 alle 12:00
- Pomeriggio: dalle 17:00 alle 19:00
- Disponibilità: 7 giorni su 7, festivi inclusi.
I lavoratori devono essere all’indirizzo di domicilio fornito nel certificato di malattia durante queste fasce orarie.
- Dipendenti Pubblici:
- Mattina: dalle 9:00 alle 13:00
- Pomeriggio: dalle 15:00 alle 18:00
- Disponibilità: 7 giorni su 7, festivi inclusi.
Le visite possono essere effettuate più volte, anche nella stessa giornata o in prossimità di giorni festivi.
Fasce orarie specifiche:
Si segnalano anche le fasce orarie per particolari categorie di lavoratori:
Visite fiscali INPS 2023 Forze Armate
Per le Forze Armate, gli orari di reperibilità possono differire e spesso sono estesi, per questo motivo è necessario fare riferimento alle disposizioni specifiche che regolano questa categoria. Solitamente, viene richiesta una reperibilità che può coprire l’intera giornata.
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Orari visita fiscale Scuola
Per il personale della scuola, gli orari di reperibilità sono solitamente allineati a quelli del settore pubblico, ma è importante consultare il contratto collettivo nazionale di lavoro specifico per il personale scolastico per eventuali particolarità.

FAQ (domande e risposte)
Cosa ha stabilito il Tar del Lazio sulla reperibilità?
Il Tar del Lazio ha stabilito che la differenza tra gli orari di reperibilità per le visite fiscali tra il settore pubblico e il settore privato non è legittima. Nel settore privato, l’obbligo di reperibilità per i lavoratori in malattia è di 4 ore, mentre nel pubblico era di 7 ore. La sentenza ha sollevato la possibilità di ridurre la reperibilità per i dipendenti pubblici a 4 ore.
Qual è l’obbligo di reperibilità nel settore privato?
Nel settore privato, l’obbligo di reperibilità per i lavoratori in malattia è di 4 ore al giorno, distribuite tra la mattina e il pomeriggio, ed è valido tutti i giorni, inclusi i festivi.
Perché il Tar ha annullato il decreto Madia-Poletti?
Il Tar ha annullato il decreto Madia-Poletti “in parte qua” perché, secondo i giudici, non ha assicurato l’armonizzazione tra il settore pubblico e privato in termini di fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali, mantenendo una disparità di trattamento ingiustificata tra i dipendenti dei due settori.
Come hanno reagito i sindacati alla sentenza del Tar?
I sindacati, in particolare la UIL Pubblica amministrazione Polizia penitenziaria, hanno accolto favorevolmente la sentenza. Hanno evidenziato che la mancata armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità tra pubblico e privato ha causato una disparità di trattamento ingiustificata. Inoltre, hanno esposto l’intenzione di continuare a seguire la vicenda, auspicando una risoluzione definitiva per via politica e amministrativa anziché giudiziaria.
Quali osservazioni ha fatto il Consiglio di Stato sul decreto Madia?
Il Consiglio di Stato, esaminando il decreto attuativo della riforma Madia, ha sollevato varie osservazioni. Tra queste, vi era la necessità di equiparare i controlli nel settore pubblico a quelli del settore privato, tentando di armonizzare le discipline.
Qual è l’obiettivo delle fasce di reperibilità secondo il Tar?
Secondo il Tar, le disposizioni citate nel decreto sembravano perseguire un obiettivo di dissuasione al ricorso all’assenza per malattia del dipendente pubblico, che andava oltre il dovere di salvaguardare l’interesse pubblico e l’efficienza dell’amministrazione. Tale obiettivo non giustificava la disparità di trattamento rispetto al settore privato.
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