In questo articolo vi parleremo della scadenza della Quota 103. Fino a quando rimarrà in vigore? (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Scadenza della Quota 103: ci sarà la proroga?
Quota 103 è la misura pensionistica più “giovane” di tutte. È entrata a far parte del panorama previdenziale italiano da quest’anno, introdotta dalla legge di bilancio 2023.
Nelle intenzioni del governo, Quota 103 doveva essere una misura “ponte”, durare fino al 31 dicembre 2023 per tirare la volata alla riforma delle pensioni e lasciare il posto a Quota 41 per tutti.
Ma con lo slittamento della riforma delle pensioni, a causa degli alti costi da affrontare, è molto probabile che Quota 103 possa essere prorogata di un anno.
Oggi, a Quota 103 si può accedere al compimento dei 62 anni di età, con 41 anni di contributi versati. Può andare in pensione chi, senza interruzioni, ha iniziato a lavorare a 21 anni.
Parliamo, dunque, di una soluzione previdenziale piuttosto complicata da sfruttare, dedicata ai lavoratori che hanno avuto la fortuna di trovare un impiego in giovane età, appena terminati gli studi.
I requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2023. Chi oggi ha 61 anni e 40 o più anni di contributi versati potrà sfruttare Quota 103 soltanto in caso di proroga.
Ipotesi molto praticabile, dal momento che non sembrano esserci i tempi, tantomeno le risorse economiche necessarie per affrontare una riforma delle pensioni che permetta finalmente di superare la legge Fornero.
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Scadenza della Quota 103: limiti e importi
Abbiamo visto qual è la scadenza di Quota 103 e della possibilità di una proroga fino al 31 dicembre 2024.
Chi va in pensione con Quota 103 non subisce alcuna penalizzazione sull’importo della pensione. Però, è fissato un tetto massimo di importo dell’assegno pensionistico, che non può essere superiore a 2.818,70 euro lordi al mese (5 volte il valore della pensione minima).
Il limite rimane attivo fino alla maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia (67 anni). L’assegno viene calcolato con le stesse regole delle altre pensioni e quindi con il sistema misto, considerato che i 41 anni di contributi sono sicuramente maturati prima e dopo il 1996.

Scadenza della Quota 103: lavoro e decorrenza
Scadenza della Quota 103. Un altro limite è comune alle pensioni con il sistema delle “quote”. Come per Quota 100 e per Quota 102, anche Quota 103 non permette la cumulabilità del reddito da pensione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, tranne che quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite dei 5.000 euro lordi annui (circolare dell’INPS numero 27 del 10 marzo 2023).
Per quanto riguarda la decorrenza di Quota 103, la circolare numero 27 del 10 marzo 2023 stabilisce le finestre temporali:
- per i lavoratori dipendenti (non impiegati nelle Pubbliche Amministrazioni) e per i lavoratori autonomi, che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022, riceveranno il primo trattamento pensionistico dal 1° aprile 2023. Chi li ha maturati a decorrere dal 1° gennaio 2023, la prima decorrenza utile del trattamento pensionistico scatta dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti, mentre se il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO, la prima decorrenza utile scatta al 1° giorno del mese successivo all’apertura della cosiddetta “finestra”;
- per i lavoratori pubblici, che hanno maturato i requisiti della Quota 103 entro il 31 dicembre 2022, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico a partire dal 1° agosto 2023, mentre chi matura i requisiti dal 1° gennaio 2023, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, ma non prima del 1° agosto 2023. Se il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una gestione esclusiva dell’AGO, la prima decorrenza utile scatta al primo giorno successivo all’apertura della cosiddetta finestra;
- per i lavoratori dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, il trattamento pensionistico viene liquidato a carico di una gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO, la prima decorrenza utile è fissata al 1° giorno del mese successivo all’apertura della “finestra”. Per il personale scolastico, non sono previste finestre temporali. I dipendenti del comparto scuola possono andare in pensione con Quota 103, il 1° settembre di ogni anno (articolo 59, comma 9, della Legge 449 del 1997).
Abbiamo visto qual è la scadenza della Quota 103. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni: