Stipendi più alti alle mamme: la bozza delle manovra di Bilancio 2024 conferma la misura che prevedono per le mamme uno sgravio contributivo del 100% che avrà un’incidenza positiva sulla busta paga. Novità anche per il bonus asilo nido e il congedo parentale. Vediamo nel dettaglio. (scopri le ultime notizie su lavoro, disoccupazione, offerte di lavoro e concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Stipendi più alti alle mamme: sgravio
Uno dei punti chiave inseriti nella bozza della manovra di Bilancio per aiutare le famiglie e favorire l’aumento della natalità è lo sgravio contributivo per le mamme. Questa misura prevede:
- Uno sgravio al 100% per le lavoratrici madri.
- Un tetto massimo di 3.000 euro annui come sgravio.
- Applicazione dello sgravio senza limiti di reddito.
Dettagli dello sgravio:
- Chi ne beneficia?
- Tutte le lavoratrici madri, ad eccezione di quelle che operano nel settore del “lavoro domestico”.
- Influenza del numero di figli:
- Due figli: lo sgravio dura fino ai 10 anni del figlio più piccolo.
- Tre figli: lo sgravio è esteso fino ai 18 anni del figlio più giovane.
- Implicazioni pratiche:
- I contributi previdenziali, che sono normalmente a carico del lavoratore, saranno ora direttamente versati in busta paga. In sostanza, sarà lo Stato a occuparsi dei versamenti Inps al posto delle mamme.
- Questi contributi rappresentano il 9,19% della retribuzione. Ciò significa che, al netto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), gli stipendi mensili delle mamme vedranno un incremento di circa il 7%.
- Requisiti per usufruire dello sgravio:
- Avere almeno due figli.
- La decontribuzione avrà una durata di un anno e riguarderà tutte le lavoratrici con due figli, purché il secondogenito non abbia ancora compiuto 10 anni.
- Per le madri con tre figli o più, la decontribuzione sarà una misura strutturale, valida anche negli anni successivi. Sarà applicabile fino a quando il figlio più piccolo avrà compiuto 18 anni.
- Limitazioni:
- Introduzione di un vincolo reddituale. Le madri con redditi più elevati (indicativamente sopra i 70-80 mila euro) non potranno beneficiare dello sgravio. Questa decisione è stata presa per proteggere le mamme della classe media.
- È importante sottolineare che le mamme con un reddito fino a 35 mila euro beneficiano già della decontribuzione del 7% (per redditi fino a 25 mila euro) e del 6% per redditi tra 25 e 35 mila euro.
Con queste nuove misure, la bozza delle manovra del 2024 intende offrire un sostegno concreto alle famiglie, riconoscendo l’importanza del ruolo delle madri nel tessuto socio-economico del paese.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.
Bonus asili nido 2024: un aiuto concreto alle famiglie
Oltre allo sgravio contributivo per le mamme, nella bozza della manovra finanziaria è stato anche inserito l’incremento del bonus asilo nido. Questo contributo, pensato per supportare le famiglie nel pagamento delle rette degli asili nido, rappresenta un aiuto importante per coloro che si trovano a dover bilanciare le esigenze lavorative con quelle familiari.
A chi è destinato il bonus?
Il bonus asilo nido per il 2024 è rivolto a:
- Famiglie con un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) fino a 40.000 euro;
- Nuclei familiari con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni;
- Bambini nati a partire dal primo gennaio 2024.
Quanto ammonta il bonus?
Il valore del bonus ha visto un notevole aumento rispetto agli anni precedenti:
- 2.100 euro è l’importo del buono per le famiglie che rispondono ai criteri sopra menzionati.
Inoltre, la bozza prevede un incremento dell’autorizzazione di spesa per sostenere questa misura:
- 240 milioni di euro per l’anno 2024;
- 254 milioni di euro per l’anno 2025;
- 300 milioni di euro per l’anno 2026;
- 302 milioni di euro per l’anno 2027;
- 304 milioni di euro per l’anno 2028;
- 306 milioni di euro annui a partire dal 2029.
Cosa c’è scritto nella bozza della manovra di bilancio
Ecco che cosa dice, nello specifico, il testo della bozza della Manovra:
(Incremento della misura di supporto per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido)
- All’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, sono apportate le seguenti modificazioni:
- a) al secondo periodo, le parole «sesto periodo» sono sostituite dalle seguenti «settimo periodo»;
- b) dopo il secondo periodo è inserito il seguente: «Con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, fino a 40.000 euro, calcolato ai sensi dell’ articolo 7 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’incremento del buono di cui al secondo periodo è elevato a 2.100 euro».
- Per effetto di quanto disposto dal comma 1, l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, è incrementata di 240 milioni di euro per l’anno 2024, 254 milioni di euro per l’anno 2025, 300 milioni di euro per l’anno 2026, 302 milioni di euro per l’anno 2027, 304 milioni di euro per l’anno 2028 e 306 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.
Misure per le famiglie: congedo parentale rafforzato
Il benessere delle famiglie è dunque al centro dell’attenzione della nuova manovra di Bilancio 2024. Un’altra novità riguarda il congedo parentale, strumento fondamentale per garantire un equilibrio tra le esigenze lavorative e quelle familiari dei genitori.
Storia e importanza del congedo parentale
Il congedo parentale rappresenta un periodo durante il quale i lavoratori possono astenersi dal lavoro per dedicarsi alla cura dei propri figli. Questa misura, introdotta diversi anni fa, ha l’obiettivo di sostenere le famiglie nel delicato periodo successivo alla nascita di un figlio, garantendo al contempo una certa sicurezza economica.
Novità introdotte dalla manovra 2024
Estensione del periodo di congedo
La prima grande novità è l’estensione del periodo di congedo. Oltre ai dieci mesi già previsti, viene aggiunto un ulteriore mese, portando così la durata totale a undici mesi. Questo mese supplementare può essere fruito da entrambi i genitori e rappresenta un ulteriore supporto nel delicato periodo dell’infanzia.
Maggior sostegno economico
Il focus principale della nuova manovra è offrire un sostegno economico maggiore ai genitori durante il periodo di congedo:
- Primo mese di congedo: la retribuzione per il primo mese di congedo, precedentemente fissata al 30% dello stipendio, viene ora aumentata e fissata all’80%. Questo per garantire una maggiore stabilità finanziaria in un momento così cruciale per la famiglia.
- Secondo mese di congedo: anche il secondo mese vede un incremento significativo. La retribuzione passa dal 30% al 60% dello stipendio. Questo ulteriore aumento è pensato per offrire un supporto ancora maggiore, soprattutto in un periodo in cui le spese possono aumentare a causa delle necessità del neonato.
Beneficiari e requisiti
Il congedo parentale rafforzato è destinato a tutte le famiglie in cui sia presente almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni. L’obiettivo è di garantire un supporto sia dal punto di vista temporale che economico, per permettere ai genitori di dedicarsi alla cura dei propri figli senza preoccupazioni eccessive legate al lavoro.

FAQ (domande e risposte)
Cosa prevede la manovra di Bilancio 2024 per le mamme?
La manovra di Bilancio 2024 introduce misure significative a sostegno delle mamme. Tra le principali iniziative, si evidenzia uno sgravio contributivo del 100% che influirà positivamente sulla busta paga delle lavoratrici madri. Questo sgravio è particolarmente rilevante in quanto permetterà alle mamme di vedere un incremento degli stipendi. Inoltre, ci sono novità riguardo al bonus asilo nido e al congedo parentale.
Qual è l’importo massimo dello sgravio contributivo per le mamme?
L’importo massimo dello sgravio contributivo per le mamme è fissato a 3.000 euro annui. Questo sgravio sarà applicato al 100% fino a tale cifra, senza limiti di reddito, beneficiando così una vasta gamma di lavoratrici madri.
Come influisce l’incidenza dei figli sullo sgravio contributivo?
L’incidenza dei figli ha un ruolo cruciale nello sgravio contributivo. Per le mamme con due figli, lo sgravio dura fino ai 10 anni del figlio più piccolo. Per chi ha tre figli o più, lo sgravio contributivo sarà strutturale, ossia avrà una durata prolungata e sarà applicabile finché il figlio più giovane non avrà compiuto 18 anni di età.
Quali sono le novità sul bonus asili nido nel 2024?
A partire dal 1° gennaio 2024, per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro e con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, il bonus asili nido sarà elevato a 2.100 euro. Ciò rappresenta un incremento significativo rispetto agli anni precedenti, sottolineando l’importanza data al supporto delle famiglie con bambini in età prescolare.
Come cambia il congedo parentale nel 2024?
Il congedo parentale, con la manovra 2024, vede un rafforzamento significativo. Oltre alla durata già prevista di dieci mesi, viene aggiunto un ulteriore mese di congedo. Questo mese supplementare è retribuito al 60% e può essere utilizzato sia dalla madre che dal padre entro i 6 anni di età del bambino. Inoltre, è fondamentale sottolineare che il primo mese di congedo, precedentemente retribuito al 30% dello stipendio, ora sarà retribuito all’80%, offrendo un maggiore sostegno finanziario alle famiglie.
Qual è la retribuzione per il primo mese di congedo parentale?
Il primo mese di congedo parentale, con le nuove disposizioni introdotte dalla manovra 2024, sarà retribuito all’80% dello stipendio. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto alla precedente retribuzione fissata al 30% dello stipendio, garantendo così un sostegno finanziario maggiore durante questo periodo cruciale per le famiglie.
Ecco i 5 articoli sul lavoro preferiti dagli utenti: