Sono moltissimi i giovani che decidono di vivere a Milano per iniziare un nuovo percorso di studi o per trovare un lavoro valido. In questo approfondimento analizziamo gli spetti economici da considerare prima di trasferirsi (scopri tutti gli annunci e le offerte di lavoro sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Milano è diventata una destinazione sempre più ambita dai giovani ma anche da adulti che cercano prospettive migliori per la propria vita lavorativa. I motivi di questa scelta sono tanti: la città si può considerare la capitale economica della Penisola, nonché un punto di riferimento per chi viene da fuori.
Chi ha avuto la possibilità di visitare Milano, ha sicuramente percepito l’atmosfera di città cosmopolita e multiculturale, con una vita sociale sempre attiva e un ritmo molto frenetico. Senza dubbio, è uno dei luoghi che offre maggiori opportunità dal punto di vista lavorativo e di formazione, ed è per questo che viene scelta da molte persone.
Se anche tu stai pensando di intraprendere un percorso lavorativo a Milano, ti consigliamo di leggere questa guida per capire i costi e le questioni pratiche che dovrai affrontare prima di trasferirti.
Indice
Vivere a Milano: quanto costa
Come molte città, anche Milano ha tanti aspetti positivi e negativi. Tuttavia, visto che oggi sono tanti i cittadini che vogliono trasferirsi per studiare o per avere un lavoro migliore, bisogna essere consapevoli di quello a cui si va incontro, a partire dalle spese.
Quanto costa vivere a Milano?
Quello dei costi è forse uno dei tasti più dolenti per chi vuole vivere a Milano: nonostante gli stipendi più alti e i servizi maggiori, il costo della vita risulta abbastanza alto per tutti i milanesi, compresi quelli “adottati”.
Per un quadro chiaro, abbiamo analizzato tutte le spese da considerare quando ci si trasferisce in questa città, affidandoci ai dati statistici forniti da moneyfarm.com.
Costo della spesa alimentare per vivere a Milano
Una delle prime domande sul costo della vita a Milano riguarda la spesa alimentare: quanto si spende per il cibo a Milano?
In media, il costo della spesa è più alto rispetto alle altre città italiane, in quanto la spesa alimentare può portare un esborso di circa 450 euro al mese per una famiglia. Tuttavia, questo dipende anche da dove si va a fare la spesa e da quello che si acquista.
Per esempio, in base alle proprie possibilità si può scegliere tra grandi supermercati, discount, mercati di frutta e verdura, ma anche piccoli alimentari. In linea generale, il consiglio è di evitare di fare la spesa al centro e prediligere la periferia per trovare dei prezzi più competitivi.
Scopri come lavorare in Nuova Zelanda.
Trasporto pubblico per vivere a Milano
Considerando la grandezza della città e la necessità di vivere in periferia per una questione economica, il trasporto pubblico rappresenta il pane quotidiano di molti cittadini che abitano a Milano. L’aspetto positivo è che i servizi offerti da questo punto di vista sono ottimali e vanno incontro alle esigenze di tutti.
La società che gestisce il trasporto pubblico a Milano è ATM, che prevede abbonamenti mensili, settimanali o annuali a seconda delle necessità. In media, un abbonamento mensile ha un costo di 39 euro, ma se si sceglie quello annuale si avrà un prezzo più competitivo, di 330 euro all’anno (circa 27 euro al mese).
L’uso dell’automobile invece è sconsigliato, sia per il costo dei parcheggi sia per le zone a traffico limitato e la difficoltà di girare in auto nella città.
Quanto si spende di bollette a Milano
Il costo di luce e gas è imprevedibile a Milano così come in altre città italiane. Il motivo ovviamente è legato alla volatilità generale dei prezzi, che nell’ultimo anno hanno subito variazioni importanti.
In media, per chi vive in un appartamento di 100 mq il prezzo oscilla tra i 150 e i 300 euro al mese per elettricità, riscaldamento e altre utenze. Ovviamente, anche in questo caso ci sono diversi fattori da tenere in considerazione, come i modelli di elettrodomestici utilizzati, infissi vecchi o nuovi, quanto tempo si passa a casa e quali sono i propri consumi.
Quanto si paga di affitto per vivere a Milano
Arriviamo adesso al tasto più dolente in assoluto: il costo dell’affitto. Purtroppo, Milano rientra tra le città più care in Italia per il costo della vita, ma è prima in classifica per quanto riguarda gli affitti e i costi delle case.
Quando si sceglie di vivere a Milano, infatti, bisogna tenere conto soprattutto di questo aspetto. Poiché l‘impegno economico è notevole, è meglio partire con dei risparmi finanziari o con un contratto di lavoro già firmato.
Come per tutte le città, per spendere meno l’ideale è vivere in periferia, in quanto in centro i prezzi sono molto più alti. Per esempio, un monolocale ben posizionato arriva ai 1.200 euro al mese, mentre un immobile con tre stanze da letto può costare fino a 3.500 euro al mese.
In periferia, invece, la situazione cambia: è possibile trovare un monolocale in affitto anche a 650 euro al mese, mentre una casa con tre stanze da letto (da dividere tra inquilini) oscilla tra i 1.600 e i 2.000 euro al mese.
La stessa difficoltà si riscontra anche dal punto di vista dell’acquisto delle case. Vivere a Milano in una casa di proprietà, infatti, richiede una disponibilità economica non indifferente. Per esempio, un appartamento in centro si aggira in media sugli 8.000 – 9.000 euro al metro quadro, mentre in periferia oscilla tra 3.500 e 5.500 euro al metro quadro.
Scopri se è possibile la settimana corta in Italia.

Vivere a Milano: quale stipendio per vivere bene
Come si è potuto notare dai paragrafi precedenti, anche se offre molte opportunità lavorative e servizi di alto livello, vivere a Milano non è una scelta facile, soprattutto per chi non ha grande disponibilità economica.
Tuttavia, bisogna anche dire che una volta trovato un lavoro, si avrà accesso a uno stipendio minimo più alto rispetto al resto d’Italia. Il reddito mensile medio netto, infatti, si aggira intorno ai 1.750 euro, una cifra già buona per vivere in maniera discreta e non andare in affanno.
Quindi, per vivere a Milano lo stipendio non dovrebbe andare al di sotto dei 1.600/1.700 euro al mese.
Leggi di più sulla fuga dei laureati all’estero.
Vivere a Milano: in quale parte della città
Dal momento che uno degli ostacoli principali per vivere a Milano è il costo dell’affitto, che varia a seconda della zona, potrebbe essere utile sapere quali sono le zone più economiche in cui cercare una casa o una stanza.
Come anticipato qualche paragrafo fa, l’ideale è abbandonare il centro e spostarsi in periferia: una casa vicino ai Navigli o al parco Sempione costerà molto di più di una casa in aree meno conosciute e meno vicine al centro.
In particolare, delle alternative accessibili e più economiche sono Segrate, San Donato Milanese, Sesto San Giovanni, Brugherio, Paderno Dugnano e Cernusco sul Naviglio.
Vivere a Milano per trovare lavoro
Ovviamente, un elemento che forse pesa più di tutto, e per qualcuno anche più dell’affitto, per cui varrebbe la pena trasferirsi è il mercato lavorativo della città.
Vivere a Milano significa trovare molte opportunità in settori differenti, sia per cercare un lavoro stabile e qualificato sia per un lavoro temporaneo in attesa di finire gli studi.
Milano infatti, è la sede di numerose aziende e multinazionali, è piena di eventi e attività che coinvolgono diversi aspetti della propria vita. Inoltre, è nota per la possibilità di fare networking e trovare le opportunità più adatte al proprio profilo.
In linea di massima, sarebbe preferibile arrivare Milano già con un contratto lavorativo, per ridurre lo stress finanziario, ma è anche possibile partire con dei risparmi e trovare un lavoro sul posto. In questo secondo caso, si può cercare un lavoro generico (per esempio nella ristorazione o nei negozi) e poi approfondire la ricerca successivamente.